Come hanno dichiarato i più grandi esperti del settore, il motore testacalda è stato il più rustico, semplice ed economico gruppo termico mai costruito dall’ uomo. Venne inventato e brevettato dagli inglesi Herbert Akroyd Stuart e Charles R.Binney nel 1891 ma funzionava a quattro tempi, un limite in termini di funzionalità e semplicità. Alla fine del 1800 a New York, il tedesco Carl Weiss e l’ americano August Mietz lo trasformarono in un propulsore a due tempi ottenendo un successo planetario.

Gruppo di bellissimi Lanz stradali in un raduno alpino.’ Sotto, l’unico esemplare esistente dei cinque testacalda Hornsby costruiti nel 1896. È di proprietà di un collezionista della Tasmania (Australia).

Utilizzato inizialmente come gruppo stazionario, ottenne poi un grande apprezzamento sulle imbarcazioni e sui trattori nella prima parte del Novecento. Non aveva componenti elettriche usurabili, poteva funzionare con qualsiasi combustibile, era facile da costruire con tolleranze oggi ritenute impensabili. Necessitava del rito dell’ accensione tramite il preriscaldamento della calotta, operazione che ancora oggi esercita fascino e ammirazione quando effettuato nelle numerose rievocazioni d’ epoca.

Il primo trattore spinto da un motore testacalda fu realizzato nel 1896 dall’inglese Hornsby. Fu costruito in pochi esemplari e diede vita nel 1904 al primo cingolato per agricoltura. Curioso annotare che quel brevetto fu poi acquistato dall’americano Holt co-fondatore della mitica Caterpillar. Poi, a partire dal 1913, molti modelli vfurono prodotti in Svezia dalla Munktells e da altri costruttori tanto che l’apparecchio per il riscaldamento della calotta venne chiamato ‘lampada svedese’.

La tedesca Lanz si impose dai primi anni Venti come il maggior costruttore di testacalda di sempre con oltre 150 mila unità prodotte. In Italia il primo trattore spinto da una motore testacalda fu il Bubba UTC 4 del 1924 poi arrivarono tanti altri Costruttori, da Orsi a Landini per citarne alcuni.

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