Merlo torna a puntare i riflettori su uno dei suoi sollevatori telescopici di punta, quel TF65.9 della gamma Turbofarmer che anche noi di Trattori provammo due anni fa. E quale occasione migliore se non quella offerta dall’utilizzo quotidiano e dal responso sul campo di un’azienda agricola che lo ha adottato per migliorare la propria operatività? Come nel caso della Belluco Farm, realtà padovana che ha fatto del benessere animale e dell’innovazione tecnologica un modello di crescita aziendale responsabile.

Protagonista della sesta puntata di Partner for Life – il progetto che racconta l’impiego dei mezzi Merlo dalle realtà produttive italiane -, la Belluco Farm è un’azienda familiare specializzata nella produzione di carne bovina dal 1962 che ha sede a Bovolenta, nel padovano. L’azienda alleva 3.500 tori di razza Charolaise, Aubrac, Sellers e Blu belga, oltre a una piccola parte dedicata allo svezzamento dei vitelli, e coltiva oltre 500 ettari di terreno. I mercati di riferimento prevalenti sono quello nazionale e francese.

Belluco Farm, con il TF65.9 per proseguire la mission aziendale

L’azienda è conosciuta per la grande attenzione riservata al benessere degli animali, l’affidabilità e la qualità dei suoi prodotti.  «Noi partiamo dal principio che se un animale sta bene è un grande vantaggio anche per noi – sottolinea Luca Belluco, uno dei figli dei fondatori -. I nostri animali mangiano solo soia, mais e fieno. E in tutte le nostre stalle hanno impianti di ventilazione che fanno un lavoro eccezionale, soprattutto in estate, quando il clima è torrido».

Le energie rinnovabili in azienda sono di casa già da parecchi anni. Il primo impianto a biogas è stato attivato nel 2011, seguito da un secondo pochi anni dopo. Non hanno grandi dimensioni, sono a misura di stalla ma sono sufficienti per trasformare liquami che prima erano considerati rifiuti in risorsa utile all’equilibrio dei conti. In fattoria c’è anche un impianto fotovoltaico.

L’azienda, grazie alla passione per le piattaforme social del giovane Marco Belluco, negli anni è riuscita a farsi conoscere e apprezzare anche da un pubblico non specializzato. Il canale Instagram della BellucoFarm, in cui Marco racconta com’è cambiata con il tempo e con le nuove tecnologie la vita degli agricoltori, conte oltre 150 mila follower.

Da oltre un anno, uno dei mezzi protagonisti nelle attività di Marco e di BellucoFarm è il Turbofarmer TF65.9 Merlo. Questo modello fa parte della gamma Alta Capacità ed è progettato per lavorare nelle condizioni più impegnative, dove le prestazioni in termini di capacità di sollevamento e potenza motore fanno la differenza. Il TF65.9, come tutta la serie, ha dimensioni estremamente compatte, garantendo maneggevolezza e versatilità d’uso.

«Avendo 3.500 tori dobbiamo svolgere in azienda varie mansioni come: pulire le stalle, preparare cibo per i nostri animali, caricare il biogas per produrre l’energia che ci serve per mandare avanti dell’azienda – afferma Marco Belluco -. In più dobbiamo fare le lavorazioni in base alla stagione nei campi che abbiamo. Per svolgere tutte queste mansioni quotidiane in Bellucofarm abbiamo bisogno di una macchina che sia robusta, compatta, prestante, semplice da usare e molto maneggevole. Insieme ai tecnici del Merlo abbiamo individuato il Turbofarmer 65.9 e, infatti, vediamo che si sta confermando a pieni voti. Ci siamo resi conto che è una macchina molto maneggevole, sembra veramente di essere sopra una bicicletta. Scarichiamo qualsiasi tipo di camion, riusciamo ad arrivare a nove metri di altezza. La cabina sospesa è un sogno, non sembra di essere sopra un telescopico dove sei abituato a sentire tutti gli spostamenti delle pavimentazioni».

Il TF65.9 assicura infatti variazioni millimetriche nei movimenti della macchina e nel posizionamento del carico. L’esclusiva tecnologia Eco Power Drive (EPD) permette una riduzione dei consumi di carburante fino al 18%. Come tutti i modelli Merlo, anche il TF 65.9 mette al primo la sicurezza dell’operatore. La cabina è certificata FOPS Livello II e ROPS. Questo modello è inoltre dotato dell’esclusivo sistema di sicurezza ASCS (Adaptive Stability Control System) di nuova generazione. L’ASCS verifica in tempo reale i parametri di sicurezza del telescopico e consente all’operatore di lavorare in totale sicurezza, sfruttando al massimo le potenzialità del telescopico e dell’attrezzatura utilizzata.

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