Forse era un appassionato di Formula 1, attratto da velocità e emozioni forti, o più semplicemente un agricoltore che voleva ottimizzare i tempi operativi della sua attività: resta di fatto che il risultato, da qualunque punto di vista lo si guardi, rimane surreale. Ed estremamente pericoloso. Tanto da portare alla sospensione immediata della circolazione e all’obbligo di nuova revisione. Protagonista il proprietario di un trattore in grado di raggiungere una velocità ‘leggermente’ più alta di quanto consentito per legge ai mezzi agricoli. Fino a toccare i 100 km/h. Ma andiamo con ordine.

Nel corso di una campagna di controlli alle aziende agricole situate tra Alto Garda e Trentino Occidentale, organizzati e coordinati da svariati comandi dei carabinieri tra Val Busa, Val di Ledro e valli Giudicarie, sono state elevate 19 contravvenzioni a conducenti di trattori per violazioni del codice della strada. Durante i controlli – dove sono stati identificati più di 100 lavoratori, tra cui alcuni stagionali, tutti regolarmente assunti – è emersa anche un’infrazione clamorosa, di un trattore che, per l’appunto, era stato modificato per raggiungere i 100 km/h. In sostanza, un pericolo per tutta la circolazione locale, sia di autoveicoli che di pedoni.

Sul trattore modificato, fermato dai carabinieri della stazione di Ponte Arche, era perfino stato rimosso il segnale di velocità massima di 40 km/h, di solito posto nella parte posteriore del mezzo, per avvisare eventuali guidatori delle limitazioni a cui è soggetto il mezzo agricolo. L’agricoltore lo aveva fatto probabilmente per non destare sospetti: ma il gesto gli si è palesemente ritorto contro, con i carabinieri che gli hanno intimato l’alt, insospettiti dalla mancanza dell’apposito segnale. Le modifiche, tra l’altro, avevano invalidato l’assicurazione che, in caso di incidente, non avrebbe coperto i danni.

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