Con 67.308 trattori immatricolati nel 2022 la Turchia si conferma, per numero, il quarto mercato mondiale dopo India Cina e Stati Uniti. A livello europeo doppia i numeri dei due big Francia e Germania, anche se, a conferma del sistema agricolo ancora arretrato, il valore dell’immatricolato è circa 4 volte inferiore e il segmento di potenza più venduto è quello tra 50 e 59 cavalli.

Nonostante la difficile situazione economica del Paese, con un’inflazione galoppante che mina le capacità di spesa delle aziende agricole (che però d’altro canto beneficiano di prestiti a tassi agevolati), le vendite di trattori sono addirittura aumentate rispetto al 2021, già in forte crescita con 64.070 immatricolazioni.

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A livello di brand a farla da padrone assoluto è il gruppo CNH, con New Holland leader indiscusso a quota 22.756 immatricolazioni, pari al 33,8 per cento di quota di mercato, e Case IH terzo con 5.421 unità. Seconda forza in campo è il produttore locale Tümosan distanziato a 8.267 unità immatricolate.

Bene anche il gruppo SDF, che piazza 5.409 Deutz-Fahr (in quarta posizione con l’8 per cento di quota di mercato) e 1.919 Same. Molto più marginale la presenza degli altri due mostri sacri John Deere, solo dodicesima forza con 1.105 immatricolazioni, e Agco, che qui punta tutto sul suo brand globale Massey Ferguson, in top ten al settimo posto con 4.511 immatricolazioni. Ovviamente fanno invece numeri importanti i produttori locali Erkunt (4.636 unità), Basak (4.614) e Hattat (4.326).

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