Le attività per la raccolta di mele in tutto il Trentino-Alto Adige proseguono a pieno ritmo: sono numerose, infatti, le imprese agricole e gli operatori, anche stranieri e stagionali (giunti grazie al decreto flussi), che stanno lavorando alacremente nei meleti di tutta la regione. Un momento dell’anno particolarmente frenetico in cui, purtroppo, in molte casi sicurezza delle persone e dei mezzi agricoli possono essere messe in secondo piano. Come dimostrato dall’ultima campagna di controlli dei carabinieri del della compagnia di Cles, in Val di Non.

I militari hanno riscontrato numerose irregolarità, a partire proprio da quelle che interessavano i mezzi agricoli e da trasporto controllati. In totale sono stati multati 10 agricoltori, per un ammontare complessivo di 6.000 euro di sanzioni. La violazione più grave è stata riscontrata a Ville d’Anaunia e ha coinvolto un autocarro con rimorchio agricolo non cabinato, su cui viaggiavano sei lavoratori. Il mezzo era adibito al trasporto di cose e non di persone. Pesante la sanzione ma almeno i lavoratori erano tutti regolarmente assunti presso l’azienda agricola. In caso contrario la sanzione sarebbe potuta lievitare di svariate migliaia di euro.

Cinque operatori sono invece stati multati per aver allestito in modo scorretto i mezzi agricoli su cui viaggiavano: i cassoni di mele che erano stati adagiati nella parte posteriore dei rimorchi, infatti, coprivano in modo del tutto irregolare luci e frecce, impedendo alle vetture che seguivano il mezzo di capire le intenzioni di svolta. Due operatori multati viaggiavano su strada con il sistema roll-bar abbassato. Altri sono stati multati perché viaggiavano senza patente e per altre irregolarità di varia natura. I carabinieri hanno identificato 49 operai stagionali durante i controlli: di questi, 40 erano stranieri (provenienti soprattutto da Romania e Africa). Tutti sono risultati regolari sul territorio nazionale, e con contratti a norma.

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