Dei 400 mln € totali stanziati dall’esecutivo a favore del rinnovamento dei macchinari agricoli del settore primario nel 2023, sono più di 24 i mln € destinati al Veneto. Dopo il via libera alla misura, che rientra all’interno dei provvedimenti legati alla gestione del PNRR a partire dai fondi stanziati da Bruxelles nell’ambito del piano Next Generation EU, la palla passa direttamente ai governi regionali, a cui spetta l’organizzazione delle modalità con cui saranno erogati agli operatori agricoli e agli agrimeccanici.

«Non dobbiamo perdere l’occasione di spenderli in modo virtuoso, tanto che Fimav (Federazione Imprese di Meccanizzazione Agricola del Veneto ndr) è stata convocata in Regione proprio per una consultazione in merito». Ha esordito così Alfredo Zanirato, presidente della FIMAV, sigla regioanale che aderisce a Cai Agromec), nel commentare il prossimo appuntamento a cui è chiamata l’organizzazione degli agromeccanici per discutere appunto modalità e criteri di assegnazione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, dopo l’emanazione del decreto ministeriale dell’8 agosto scorso.

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«Si apre la fase calda del Pnrr, che stabilirà le regole di accesso ai fondi a disposizione, mettendo fine all’assurda corsa alla divulgazione di notizie inattendibili che hanno creato tensioni ed aspettative nel mondo agricolo e nel mercato della meccanizzazione – aggiunge il segretario generale Fimav Marco Sitta –. Oltre a rispettare i criteri di massima disposti dal decreto, occorrerà stabilire i parametri per l’assegnazione dei punteggi e attivare l’apertura dei bandi. Diventa di fondamentale importanza definire regole che vadano a interessare le imprese virtuose, evitando la dispersione delle risorse».

«Gli agromeccanici sono una categoria imprescindibile per la moderna agricoltura – sottolinea il presidente di Cai Agromec Gianni Dalla Bernardina –. Basti pensare che, a livello nazionale, oltre l’80% dei lavori fondamentali per il terreno è proprio svolta in conto terzi. Molto positiva quindi questa convocazione di Fimav in sede regionale». Dopo i lavori di consultazione con gli uffici della Regione, la Federazione predisporrà un calendario di incontri sul territorio per illustrare alle imprese associate le modalità di partecipazione ai bandi.

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