Manca davvero poco all’apertura della danze: dal 5 all’8 ottobre Agrilevante è pronta ad accogliere il pubblico. Che si prospetta numeroso visto il ritorno in presenza dopo svariati anni dall’ultima edizione. Corposo il calendario di eventi – tra convegni, seminari e workshop – previsto nei quattro giorni della rassegna dedicata all’agricoltura mediterranea, organizzata da FederUnacoma. Al centro della fiera le politiche e le strategie per lo sviluppo delle economie agricole della regione, ma anche i temi tecnici con approfondimenti curati da atenei, case editrici di settore, associazioni di categoria.

Dunque, non solo un hub promozionale e commerciale, ma una vera e propria fucina di idee e di progetti per lo sviluppo del settore agricolo (soprattutto mediterraneo e dell’area balcanico-danubiana) a 360 gradi, dove decisori pubblici, operatori economici, associazioni di categoria si confrontano su politiche e strategie di sviluppo per il comparto agricolo mediterraneo e dell’area balcanico-danubiana.

Agrilevante, si parte il 4 ottobre

Proprio di questo si parlerà in occasione della conferenza stampa di Agrilevante, che si tiene mercoledì 4 ottobre alle 17.30 (il giorno prima dell’apertura dei tornelli) presso il Centro Congressi del quartiere fieristico barese. Nel corso della conferenza verrà presentata un’ampia analisi sull’andamento delle economie agricole e sulla domanda di tecnologie agricole nei diversi Paesi della regione, da quelli più avanzati a quelli che presentano ancora deficit di meccanizzazione.

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Lo sviluppo dell’agricoltura mediterranea, che insieme all’innovazione è il tema forte di Agrilevante 2023, sarà al centro di un incontro dal titolo “Agricoltura in Nordafrica: caratteristiche, potenzialità e fabbisogni tecnologici”, che si terrà venerdì 6 ottobre presso il Centro Congressi. Organizzato da FederUnacoma, Ciheam e dalla rivista Africa e Affari edita da Internationalia, il convegno apre un’ampia finestra sul settore agricolo e agromeccanico dei Paesi nordafricani, con l’obiettivo di metterne in luce esperienze e priorità, ma anche di suggerire possibili linee di intervento per il potenziamento delle rispettive economie agricole.

Spazio agli specialisti

Oltre alle tematiche di natura economico-politica, la settima edizione di Agrilevante tratterà numerosi temi tecnici nel corso di incontri organizzati da università, case editrici specializzate, associazioni di categoria. Tra questi si segnalano il convegno intitolato “Incontro sull’economia circolare” promosso dall’Università di Bari (5 ottobre) e il seminario dal titolo “Workshop sull’innovazione nella meccanica e nell’impiantistica applicata ai biosistemi agro-alimentari e forestali” (5 ottobre), organizzato dall’Università di Foggia e dall’Ateneo di Bologna, che vedrà anche l’assegnazione del premio Guarneri Montel.

Nella quattro giorni barese sono previsti anche approfondimenti sul tema dell’olivicoltura, come il seminario intitolato “Cambiamento climatico: impatto su reddito e rese dell’olivicoltura” (6 ottobre) firmato dall’Informatore Agrario; l’incontro “Olivicoltura pugliese: quali soluzioni per un possibile rilancio, dalla genetica al superintensivo” (6 ottobre) curato da New Business Media, CNR, Università di Bari e Rivista Olivo & Olio; il meeting “Viticoltura ed olivicoltura fra tradizione, innovazione e sostenibilità”, a cura dell’Università della Basilicata e di FederUnacoma (6 ottobre).

Sempre venerdì 6 ottobre sono in calendario la conferenza stampa di presentazione di Agriumbria e l’Assemblea dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria, mentre CAI Agromec terrà un seminario sul ruolo degli operatori agromeccanici per il futuro dell’agricoltura. Riflettori accesi anche sulle agroenergie, con il ciclo di appuntamenti proposti tra il 5 e l’8 ottobre dall’Italian Biomass Association – Itabia, e sulla formazione professionale, con le iniziative programmate nell’area Desk. In questo spazio, nei giorni della manifestazione è previsto un programma rivolto agli studenti degli Istituti agrari e degli istituti tecnici industriali di Puglia e Basilicata, comprendente visite guidate, incontri e seminari. Tra questi si segnalano quelli sulla zootecnia 4.0, sui droni, sulla robotica e sulla diversificazione delle attività agricole finalizzata a migliorare la redditività delle aziende del settore primario.

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