Apima Verona festeggia 80 anni. E guarda al futuro
Dalla Bernardina: "Ringrazio ogni persona che ha condiviso questo cammino: continueremo a costruire insieme un settore moderno, competitivo e radicato nei valori della nostra terra"

Un passato denso di traguardi e un futuro ancora tutto da scrivere, all’insegna della speranza per un comparto che ha dato tantissimo al settore primario. È nel solco di questa visione che la sigla dei contoterzisti Apima Verona, associata a Cai Agromec, si appresta a festeggiare gli 80 anni di attività. L’Italia e il mondo intero erano appena usciti dall’incubo della Seconda Guerra Mondiale quando un gruppo di imprenditori veronesi illuminati decisero di fare gruppo, per rilanciare le esigenze dei contoterzisti.
Ora, 80 anni dopo, in più di 200 hanno preso parte alle celebrazioni presso Villa Quaranta di Pescantina. Tra di loro soci, autorità e rappresentanti delle istituzioni, a testimonianza del forte radicamento dell’associazione nel territorio veronese. Nel suo intervento introduttivo, il Presidente di APIMA Verona e Presidente nazionale di CAI Agromec, Gianni Dalla Bernardina, ha annunciato con emozione la volontà di avviare un processo di ricambio generazionale.
«Non per lasciare una organizzazione che mi ha dato tanto – ha dichiarato – ma per agevolare un ricambio generazionale necessario. Io sarò comunque al vostro fianco nei 3 anni che mancano al rinnovo delle cariche». Un discorso accompagnato dalle immagini dei presidenti che, dal 1945 ad oggi, hanno guidato l’associazione. Dopo la presentazione degli sponsor – Agriverde, Pellegrini, Forigo-Roter Italia, Rinaldi Consulting e Wurth – hanno portato il proprio saluto numerosi rappresentanti delle istituzioni.
Apima Verona, 80 anni e non sentirli
Il presidente della Fiera di Verona, Federico Bricolo, ha ricordato come «l’agricoltura sia stato il volano che alla fine dell’Ottocento ha dato il via alla nascita dell’ente con la prima edizione della fiera agricola», sottolineando il ruolo strategico del settore primario nello sviluppo fieristico della città. Per il Comune di Verona, è intervenuta l’assessora alle Attività produttive, Alessia Rotta, che ha evidenziato «l’importanza del settore primario nell’economia del territorio, sia con le sue produzioni di eccellenza che per la filiera agroalimentare che da essa ne trae origine».
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Luca Trentini, vicepresidente della Provincia di Verona e sindaco di Nogarole Rocca, ha posto l’accento sulla necessità di «normare l’edificabilità destinata alle imprese agromeccaniche nelle zone agricole», tema subito rilanciato dal presidente Dalla Bernardina che ha annunciato l’introduzione, in collaborazione con Coldiretti, di un emendamento nella legge istitutiva dell’albo degli agromeccanici volto proprio a dare risposta a questa esigenza.
Anche l’Albo resta al centro
È seguito il videomessaggio dell’on. Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, che ha ribadito «la conclusione dell’iter parlamentare per l’istituzione dell’albo entro la legislatura, per dare finalmente il giusto riconoscimento a una categoria che da anni porta innovazione e sicurezza a tutto il mondo agricolo». Ha inviato un saluto scritto anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, introdotto dal consigliere regionale Filippo Rigo, il quale ha ricordato come «la Regione Veneto ha dimostrato di credere nel ruolo degli agromeccanici da diversi anni, istituendo l’albo da tempo, grazie a un ottimo lavoro di squadra fatto con l’organizzazione».
In chiusura, Gianni Dalla Bernardina, nella sua doppia veste di presidente nazionale CAI Agromec e Presidente APIMA Verona, ha voluto lasciare un messaggio di fiducia e continuità: «Ottant’anni di storia – ha detto – sono un traguardo che ci onora, ma anche una responsabilità verso il futuro. Il mondo agromeccanico ha saputo crescere restando fedele al territorio e all’innovazione. Ringrazio ogni persona che ha condiviso questo cammino: continueremo a costruire insieme un settore moderno, competitivo e radicato nei valori della nostra terra».