La storia della Bolinder-Munktell ha radici lontane, iniziò nel 1844, quando i fratelli Bolinder, Carl Gerhard e Jean, decisero di lanciarsi nell’ industria metallurgica. In quel periodo la Svezia produceva infatti quasi il 20 per cento dell’acciaio mondiale. A loro si deve il primo sottomarino scandinavo datato 1883. La Bolinder, che produceva essenzialmente delle trebbiatrici, delle locomotive stradali e delle locomobili a vapore, aveva intuito che il futuro erano i motori a combustione interna.

Dal maggio del 1894, commercializzò il primo motore a scoppio svedese: era un monocilindrico a quattro tempi funzionante a petrolio. Ma la Bolinder continuò le ricerche per mettere a punto un propulsore più semplice e con una manutenzione ridotta al minimo: fu così che presentarono il loro primo motore testacalda a due tempi, uno dei primi al mondo. Fu commercializzato dal mese di novembre del 1904 e ottenne un successo planetario, soprattutto nel settore marittimo.

A destra, il primo trattore della Muntkell, l’ME 30 datato 1913. Sopra, il curioso aspetto del BM 10 del 1950, col cofano strettissimo che ospitava il più piccolo testacalda mai montato su di un trattore: 2.713 cc.

Avendo tra le mani un propulsore ideale per il settore agricolo per via della sua semplicità e robustezza, Bolinder iniziò a studiare un trattore. Un prototipo dotato di un bicilindrico testacalda a due tempi da 30 cavalli, il ME 30, prodotto dalla futura consociata Muntkell, fu testato e presentato nel 1913 ma non diede i risultati sperati poiché pesava 8 tonnellate. Nel 1932 la Bolinder, duramente provata dalla recessione, si fuse con la Munktell che versava nelle stesse condizioni.

Quest’ultima operava sempre nel settore metallurgico ed era specializzata in locomotive e locomobili. Le due aziende riunite si rimisero quindi a studiare un nuovo trattore. Il primo risultato fu il Munktell Typ 25 commercializzato a partire dal 1935 e spinto da un motore bicilindrico testacalda a due tempi da 30 cavalli, come il prototipo del 1913. Nel 1940 si trasformò in BM 3 e restò in produzione fino al 1957.

Bolinder-Munktell e l’arrivo di Volvo

Nel 1950 la Bolinder-Munktell fu acquisita dalla Volvo e ne divenne la più importante divisione di veicoli industriali. Nel frattempo, nel 1950, lanciò un nuovo bicilindrico a testacalda, il BM 10, più piccolo del BM 3 e più adatto alle piccole aziende agricole del dopoguerra. Aveva un aspetto insolito caratterizzato dal cofano motore stretto, completamente chiuso sotto il quale pulsava un bicilindrico verticale a testacalda da soli 2.713 cc, il più piccolo testacalda mai montato su un trattore.

La messa in moto si effettuava con una lampada chiamata proprio ‘svedese’ a conferma del grande successo di quei trattori. Dal 1950 alla metà degli anni 70 furono commercializzati ben 230.000 trattori a marchio BM. Nel 1979 la Volvo si fuse con la finlandese Valmet per poi diventare Valtra, attuale Marchio di proprietà della finanziaria Agco e il glorioso marchio Bolinder-Munktell scomparve.

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