IMG_4462okLa gamma Magnum di Case IH, una serie ‘must’ nei campi di tutto il mondo, approda al Tier 4 Final sulle emissioni inquinanti con cinque modelli ritoccati in primis a livello di potenza, ovviamente verso l’alto. In sostanza esce dal listino il 230 da 249 cavalli di potenza massima ed entra il 380 da 417. I valori nominali partono infatti dai 250 cavalli del Magnum 250 per arrivare ai 379 del Magnum 380, ma le potenze massime schizzano a rispettivamente a 284 e 417 cavalli e se poi si sfrutta l’Epm ( il boost offerto dall’elettronica in trasporto oppure quando si utilizzano attrezzature mosse da Pto o dall’impianto idraulico) si toccano i 435 cavalli sul modello di punta. A garantire tali prestazioni è il sei cilindri Fpt Cursor 9 da 8,7 litri, fratello minore del Cursor 16, incoronato Diesel of the year lo scorso maggio al Samoter di Verona e ora impiegato sulle mietitrebbie di punta del gruppo. Per rispettare le stringenti normative anti inquinamento, specie per quanto riguarda i famigerati NOx, Fpt è riscorsa all’Hi-Scr, dove Hi sta per high efficiency, ovvero alta efficienza.

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Tale soluzione tecnica consente di fare a meno dell’Egr, ma soprattutto permette di migliorare notevolmente le prestazioni ai bassi regimi, così da ridurre drasticamente i consumi di carburante, sempre a patto di rimanere nella zona green del contagiri. Per incontrare le differenti esigenze della clientela Case IH propone i propri Magnun con la doppia opzione a livello di cambio, full powershift e trasmissione a variazione continua Cvx, offerti nelle versioni 40 Eco e 50 chilometri orari (ove consentito). In entrambi i casi la velocità massima può essere raggiunta a soli 1.400 giri, garantendo un notevole risparmio di carburante nei trasporti. Il modello di punta 380 è invece a listino nell’unica versione Cvx caratterizzata da quattro gamme meccaniche per garantire la massima efficienza con assorbimenti di potenza ridotti al minimo.

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Un cenno per quella che sarà una delle novità più importanti della prossima edizione dell’Eima, ovvero il Magnum in versione Rowtrac con pneumatici sull’anteriore e cingoli sul posteriore, derivati da quelli già in uso sui Quadtrac. Tale soluzione, a detta della Casa, riunisce i vantaggi delle due tecnologie, da un lato il minore compattamento del terreno e la maggiore aderenza in condizioni limite su suoli bagnati e dall’altro che la trazione non venga interrotta durante le sterzate.

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