La situazione originata dall’emergenza climatica di luglio – tra caldo record al sud (con incendi) e nubifragi distruttivi al nord – è diventata talmente complessa da richiedere l’intervento del Ministero del Lavoro per l’approvazione di un provvedimento ad hoc, dedicato alla cassa integrazione dei lavoratori impegnati nelle attività che più risentono degli effetti della crisi ambientale. Dopo settimane di polemiche e richieste avanzate da sindacati e associazioni di categoria, in sostanza, la ministra del Lavoro Marina Calderone ha studiato una misura specificatamente dedicata all’estensione della cassa integrazione a tutti quei lavoratori che rimangono impossibilitati a lavorare per ‘eventi oggettivamente non evitabili’. Come il caldo o il maltempo, fenomeni che continuano a flagellare l’intera Italia.

Cassa integrazione, l’emergenza climatica detta l’agenza politica

La misura è stata approvata nella serata del 26 luglio dal Consiglio dei Ministri e sarà in vigore fino alla fine dell’anno. Ma già si ipotizza un suo inserimento stabile in Legge di Bilancio, anche in considerazione della ciclicità che gli eventi in questione stanno presentando negli ultimi anni. La norma si rivolge nello specifico ai settori edilizio (quello per cui è previsto lo stanziamento maggiore), lapideo (cave ecc) e agricolo. Nel conteggio non rientrano né i rider (uno dei lavori più soggetti ai mutamenti climatici), né i lavoratori stagionali nei campi. Due categorie per cui le sigle sindacali hanno già chiesto l’estensione del provvedimento.

Potrebbe interessarti

Il provvedimento prevede un pacchetto extra di giorni in cassa integrazione rispetto ai 90 giorni nell’anno solare per la cassa integrazione per coloro che lavorano a tempo indeterminato in agricoltura (Cisoa), o rispetto alle 52 settimane del biennio mobile per la cassa integrazione ordinaria (Cigo) per l’edilizia. In base alla bozza di decreto, sono stati stanziati un totale di 10 milioni di euro, 8,6 milioni per la cig extra nei cantieri e 1,4 milioni in agricoltura.

La soglia sopra la quale può iniziare ad essere applicata la cassa integrazione è quella dei 35 gradi, indicata anche dall’Inps. La bozza di decreto, tuttavia, prevede deroghe anche sotto la temperatura limite dei 35 gradi: è il caso, per esempio, dei lavoratori costretti a operare direttamente sotto il sole senza la protezione di alberi o infrastrutture o quei casi in cui l’umidità fa lievitare la temperatura percepita rispetto ai valore registrati dai termometri.

Il commento di Calderone

“Nel decreto di oggi ci siamo occupati del settore edilizia-lapideo e agricoltura, settori particolarmente interessati dagli eventi atmosferici in atto, sia per quanto riguarda ciò che sta avvenendo al Nord che al Mezzogiorno”, ha esordito la ministra Calderone al termine del CdM. “Interveniamo per consentire a tutte le aziende dell’edilizia di chiedere la cig ordinaria, per eventi oggettivamente non evitabili, fuori dal tetto massimo. In agricoltura per gli operai a tempo indeterminato facciamo un analogo intervento, consentendo anche l’utilizzo ad ore”.

“Il percorso si tradurrà in un lavoro molto più ampio, di un protocollo emergenze che terrà conto anche del caldo, ma che guarderà in modo più ampio alle emergenze climatiche, individuando anche protocolli settoriali”, ha rincalzato Calderone. “A oggi sono in pagamento prestazioni per ammortizzatore unico per 17mila lavoratori dipendenti e per 16mila autonomi. Lo strumento emergenziale sta funzionando e ci ha consentito di essere tempestivi nel pagamento di tutte le domande che sono arrivate”.

In primo piano

Articoli correlati