Nonostante la carenza di semiconduttori e le difficoltà della supply chain globale che da più di un anno interessano il settore automotive e tutt’ora persistono a causa di alcuni casi locali che però hanno effetti globali (come quello recente di Shangai per la recrudescenza di contagi di Covid-19), CNH Industrial ha registrato numeri estremamente positivi nel primo trimestre di questo turbolento 2022.

CNH Industrial, un inizio di 2022 solido

Il colosso automotive, pure player nei settori Agricolture e Construction dopo lo spin-off di gennaio da Iveco Group (destinata ai veicoli industriali e commerciali), ha registrato ricavi consolidati pari a 4,6 miliardi di dollari (in aumento del 13,4% rispetto al primo trimestre del 2021 per le Continuing Operations), con un utile netto pari a 336 milioni di dollari, utile netto Adjusted pari a 378 milioni di dollari e un utile netto Adjusted pari a 378 milioni di dollari.

Il risultato diluito per azione (Adjusted) è invece pari a 0,28 dollari ed EBIT Adjusted delle Attività Industriali pari a 429 milioni di dollari (in aumento di 36 milioni di dollari rispetto al primo trimestre del 2021). Free cash flow delle Attività Industriali negativo per 1.059 miliardi di dollari, a causa della stagionalità del business e delle continue interruzioni nella catena logistico-produttiva.

Il commento del CEO

“Nel nostro primo trimestre come pure player nei segmenti Agriculture e Construction – ha esordito il Ceo Scott W. Wine – il team di CNH Industrial ha ottenuto una solida performance che dimostra il potenziale di un’azienda focalizzata e incentrata sul cliente. Con un impegno sempre maggiore verso un’innovazione ispirata ai bisogni del cliente, un’esecuzione operativa diligente e una qualità del prodotto che favorisce l’espansione dei margini, abbiamo realizzato un fatturato netto delle attività industriali di quasi 4,2 miliardi di dollari, in aumento del 15% rispetto allo scorso anno, a cambi costanti. “

“Il mix di prodotti favorevole ha generato un margine lordo adjusted del 22,2%, in aumento di 60 punti base rispetto al primo trimestre del 2021 e un EBIT adjusted delle Attività Industriali pari a 429 milioni di dollari, in un aumento del 9%. Il portafoglio ordini rimane eccezionalmente forte, con un aumento del 40% circa nel segmento Agriculture e dell’80% circa nel segmento Construction, grazie ad un buon mantenimento del livello della domanda. I nostri pensieri sono rivolti ai nostri dipendenti, clienti e concessionari direttamente colpiti dalla guerra in Ucraina. Stiamo, inoltre, gestendo attivamente gli effetti legali all’aumento dei prezzi dei cereali, della potenziale carenza alimentare e dell’aumento dei costi energetici. Nonostante questi macro-fenomeni non aiutino, stiamo mantenendo la nostra guidance iniziale per il 2022. “

“Non era stato pianificato un flusso di cassa positivo nel primo trimestre e, a causa di interruzioni critiche nella catena logistico-produttiva che hanno limitato la nostra capacità di consegnare i prodotti finiti, abbiamo chiuso il trimestre con un deflusso di cassa di 1,1 miliardi di dollari. Si prevede che le pressioni logistiche e la carenza di semiconduttori, che non toccano solo CNH Industrial, rimarranno sfavorevoli per tutto l’anno, ma ho fiducia nelle capacità del nostro team di affrontare la situazione attuale così come dimostrato dai risultati del primo trimestre. Con una ampia gamma di nuovi prodotti da introdurre nel mercato, forti vantaggi immediati derivanti dall’acquisizione di Raven e dagli altri nostri impegni nella tecnologia precisione e un team di leadership dedicato e preparato per realizzare i nostri ambiziosi piani, CNH Industrial è posizionata per realizzare le priorità strategiche e gli obiettivi a breve termine”.

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