Dopo aver annunciato la scorsa estate i nuovi modelli degli escavatori gommati della serie DX-7, Doosan sceglie l’inverno per presentare l’ultimo arrivato della gamma, il 17,9 ton DX165WR-7, conforme Stage V e denso di novità operative e telematiche, in grado di accentuare le spiccate caratteristiche di versatilità e robustezza del mezzo, senza però per questo intaccare consumi e TCO, ancora più parchi grazie alle migliorie apportate tra cui spicca, per esempio, il baricentro ottimale, grazie al passo lungo e alla distribuzione ottimizzata dei pesi.

Alto 3211 mm e largo 2490 mm, il DX165WR-7, che è sostanzialmente l’escavatore gommato top di gamma, si presenterà sul mercato vantando un raggio di rotazione ridotto e capacità di sollevamento da vero maciste – la capacità di sollevamento frontale al suolo è di 5,59 t, mentre quella laterale è di 4,37 t -, si presta a lavorare in spazi angusti, soprattutto in aree urbane e strade strette e intensamente trafficate.

Con una profondità di scavo massima di 5020 mm, uno sbraccio di scavo di 8235 mm, il modello in questione è inoltre equipaggiato di serie in fabbrica con l’avanzato sistema per il monitoraggio remoto della flotta DoosanCONNECT, disponibile di serie su tutti i nuovi escavatori, le nuove pale gommate e tutti i dumper articolati del marchio sudcoreano.

Il nuovo escavatore gommato, oltre a offire una maggiore area di lavoro anteriore per una maggiore efficienza con accessori rotanti (come i decespugliatori), incorpora di serie un imponente contrappeso da 3,3 t (espandibile fino a 3,8 ton), sia per la versione con braccio monoblocco che in quella con braccio articolato: scelte che hanno contribuito a migliorare sensibilmente le capacità di scavo e sollevamento. Anche la torretta è stata modificata in linea con le esigenze di robustezza richieste dagli operatori: lo dimostrano anche la presenza degli assali rinforzati per impieghi gravosi ZF3060, e il miglioramento della portata idraulica.

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Doosan, un nuovo sistema per la gestione della potenza: ecco SPC3

A differenza dei due fratelli minori DX140W-7 e DX160W-7 che montavano un 6 cilindri DL06 Stage V della stessa Doosan (con potenze fino a 138,6 cv), all’interno del nuovo DX165WR-7 ruggisce un 4 cilindri Perkins 1204J, leggermente meno potente rispetto alle controparti della stessa gamma (137 cv), ma in grado di sprigionare una maggiore efficienza energetica, grazie alla combinazione tra il nuovo sistema SPC3 – dedicato alla gestione elettronica della potenza – e il distributore idraulico. Un’accoppiata tecnologica che, tra le altre cose, ha portato alla significativa riduzione delle emissioni rispetto alla precedente generazione di escavatori gommati.

Il sistema SPC3, in sostanza, va a semplificare la gestione della potenza, introducendo quattro modalità di erogazione (P+, P, S, E), rispetto alle otto della precedente generazione. Modalità che l’operatore può impostare a una o due vie, in base alle specifiche esigenze operative. Inoltre, durante la traslazione, la modalità di marcia a due pompe può essere comodamente azionata tramite il comando tattile sul pannello principale, facendo quindi scendere il regime motore a circa 300 giri al minuto, e riducendo del 10% i consumi. Una modalità, quella a due pompe, che se disattivata strategicamente in corrispondenza di tratti gravosi, è in grado di fornire coppia extra all’escavatore. Un’aggiunta che, insieme al miglioramento della funzione accelerazione, è in grado di migliorare a 360 gradi l’operatività.

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L’operatore è coccolato

Con una forza di scavo alla benna decisamente più potente rispetto ai fratelli minori, di ben 11,7 ton (che invece, al bilanciere diventa di 6,9 ton) rispetto alle 7,6 ton degli altri due mezzi della gamma, l’escavatore gommato DX165WR-7 verrà proposto sul mercato con la nuova funzione di sicurezza “freno di scavo automatico” di serie, che farà sicuramente la gioia di molti operatori: quando il mezzo si ferma, con le lancette del tachimetro che toccano lo zero, il freno di servizio si attiverà automaticamente, senza che l’operatore debba intervenire sul pedale del freno. Le novità hanno interessato anche lo sterzo a joystick: ora l’operatore, solo a velocità inferiori ai 20 km/h in prima o seconda marcia, potrà comandare i movimenti con un semplice movimento del pollice (azionando il relativo pulsante sul pannello dei comandi per almeno un secondo), agendo sulla rotella ottimizzata e senza l’utilizzo del volante.

Ed è sempre dal pannello dei comandi che potrà essere attivato il sistema LIS (Load Isolation System), progettato per smorzare le sollecitazioni e migliorare il comfort di bordo. Da non sottovalutare, infine, l’aggiunta della funzione di rotazione morbida che riduce al minimo lo scuotimento che i carichi sollevati e l’inserimento del nuovo occhione sulla biella di comando della benna all’estremità del bilanciere (con portata da 5 ton) di un inserto speciale a boccola che evita la deformazione del foro di sollevamento. Lo zampino dei progettisti si è poi rivolto verso una delle cifre caratteristiche della gamma Doosan, ovvero la cabina di nuova generazione dotata di luci e sistema a visione panoramica AVM (Around View Monitor), ancora più spaziosa ed ergonomica, dotata degli ultimi ritrovati tecnologici in fatto di infotainment. A partire dal nuovo schermo Doosan Smart Touch da 8’’, più ampio della versione precedente del 30% e con una disposizione delle informazioni ancora più razionale. Chicca a cui si aggiunge l’audio DAB, con possibilità di chiamate in vivavoce e Bluetooth. Ad impreziosire lo sguardo (e migliorare la visibilità) ci pensano il volante Deluxe, con logo e razze cromate, e il piantone dello sterzo, completamente ridisegnato e dotato di una nuova funzione telescopica, con movimento di 80 mm, per le regolazioni adattative dell’operatore. Completano il quadro di bordo il sedile a sospensione pneumatica completamente regolabile e riscaldato, e l’aggiunta della possibilità di avviamento senza chiave (Doosan Smart Key) e blocco/sblocco porta a distanza.

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