Facciamolo strano! L’Amarcord di questo mese è il Grizzly Dt 32 della tedesca Doppstadt, azienda tedesca specializzata in attrezzature per il compostaggio e lo smaltimento rifiuti. Nel 2000 arrivava in Italia anche il Trac 160 sotto lo stesso marchio, una sorta di Fastrac tedesco, ma il Grizzly era ancora più ‘audace’ dal punto di vesta non solo del look ma anche dell’impostazione tecnica.

Nato inizialmente per attuare lavorazioni in discarica o nel settore compost, ha poi allargato i suoi impieghi a 360 gradi, spaziando dai lavori pubblici, all’agricoltura e alla selvicoltura. Proprio le esigenze indotte dall’operare tra i grandi cumuli di compost abbinato a pesanti rivoltatori, hanno portato i progettisti a inserire la guida retroversa e a sviluppare la macchina in verticale anziché in orizzontale. Ciò per migliorare al massimo la visibilità sull’attrezzo e e contenere gli ingombri trasversali. La cabina del Grizzly Doppstadt viene così a trovarsi in posizione molto più alta rispetto ai trattori tradizionali, peculiarità che poteva rivelarsi utile anche in campo agricolo, specie avendo a che fare con attrezzature portate o trainate di dimensioni notevoli.

Doppstadt

Doppstadt Grizzly DT 32, sotto il cofano tanta potenza

Motore e trasmissione erano staffati su un robusto telaio d’acciaio. Il primo era un Daf 235 M da 320 cavalli, rubato al trasporto pesante, mentre la seconda era costituita da un gruppo idrostatico in tandem con un cambio meccanico a quattro gamme. Sostanzialmente la variazione all’interno di ogni gamma avveniva in continuo via joystick, mentre il cambio gamme veniva effettuato tramite leva a macchina ferma. Un’unità anche affdabile ma che a conti fatti non poteva essere paragonata per contenuti e tecnologia ai gruppi stepless di Fendt e Case IH, già sul mercato.

Che, tra l’altro costavano meno, visto che il Grizzly a listino viaggiava sui 290 milioni di lire contro i 276 del Fendt Favorit 926 Vario i 250 del Case IH Magnum MX 270. Per il resto la scheda tecnica rifletteva quanto offerto dai tradizionali trattori di gamma alta, dalla trazione integrale con controllo automatico del blocco dei differenziali, allo stezo idrostatico con angolo di volta di 50 gradi, all’impianto idraulico con pompa a portata variabile e sollevatore posteriore da oltre 10 mila chili di capacità massima.

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