EIMA Agrimach, la rassegna internazionale delle macchine, le attrezzature e la componentistica per l’agricoltura indiana, entra nel vivo: domani, giovedì 1 settembre, verranno aperti i tornelli della settima edizione della kermesse presso lo spazio espositivo organizzato presso il Campus dell’Università delle Scienze Agrarie di Bangalore, cittadina che per la prima volta ospita l’importante evento.

L’aperura della fiera, che durerà tre giorni e sarà ricca di attività promozionali e divulgative, verrà seguita da una solenne cerimonia di inaugurazione che avrà inizio alle ore 11 e che prevede la partecipazione di tutte le maggiori autorità sia del Governo indiano sia dello Stato del Karnataka nel quale si svolge la manifestazione, oltre che degli enti organizzatori vale a dire la Federazione indiana delle camere di commercio e dell’industria FICCI e la Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma.

EIMA Agrimach, un’opportunità per ampliare i business agromeccanici

Da giovedì 1° settembre a sabato 3 l’area fieristica sarà infatti accessibile per il pubblico, composto da operatori economici, agricoltori e tecnici dell’agromeccanica, e offrirà un’esposizione statica di modelli prodotti da oltre cento case costruttrici, e una serie di prove sul campo che consentiranno ai visitatori di vedere all’opera i mezzi meccanici e di testarne le caratteristiche tecniche. Dopo sei edizioni svolte a New Delhi – ricordano gli organizzatori – la rassegna di EIMA Agrimach si tiene per la prima volta a Bangalore, al cospetto di un pubblico particolarmente interessato alle tecnologie per le produzioni ortofrutticole che costituiscono una delle eccellenze produttive del Karnataka.

La settima edizione avrebbe dovuto svolgersi a dicembre 2021 ma è stato necessario rinviarla al settembre di quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria che di fatto ha bloccato l’intero calendario fieristico, fermo restando che la manifestazione tornerà dal dicembre 2023 alla sua ordinaria cadenza biennale. “EIMA Agrimach India – concludono i rappresentati di FICCI e FederUnacoma – intende favorire la cooperazione internazionale nel campo della meccanica agricola, e in particolare i rapporti industriali e commerciali fra l’Italia e il Subcontinente. Numerose sono già oggi le industrie italiane che hanno realizzato insediamenti produttivi in India, portando tecnologie funzionali alle esigenze specifiche dell’agricoltura locale”.

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