Un filo sempre più solido quello che è stato tirato tra Italia e India dai rispetti settori agromeccanici: la rassegna internazionale della meccanica agricola EIMA Agrimach, dopo il lungo stop pandemico, riaprirà infatti i battenti il prossimo 1 settembre e per due giorni, fino al 3 settembre, farà da vetrina alle novità più interessanti che gli agricoltori e gli operatori indiani potranno provare con mano ed, eventualmente, aggiungere al proprio parco macchine.

Nello specifico, la settima edizione della rassegna si terrà per la prima volta a Bangalore, presso il Campus dell’Università delle Scienze Agrarie, secondo la formula tradizionale che prevede una parte di esposizione statica ed una parte di prove dimostrative sul campo. Avviata nel 2009 e tenutasi fino ad oggi sempre a New Delhi, la rassegna cambia dunque sede e si svolge per la prima volta nella capitale del Karnataka, nella regione meridionale del subcontinente indiano, per venire incontro alle mutate esigenze del mercato locale. Anche questa volta la fiera è organizzata in partnership dalla Federazione indiana delle camere di commercio e dell’industria FICCI e dalla Federazione dei costruttori italiani FederUnacoma.

Potrebbe interessarti

EIMA Agrimach, una kermesse in linea con i cambiamenti del mercato

Il nuovo corso della rassegna – spiegano gli organizzatori di FICCI e FederUnacoma – risponde all’evoluzione che l’agricoltura indiana ha registrato negli ultimi anni, con una crescita d’interesse per le colture ortofrutticole e con uno sviluppo della domanda proprio nelle regioni a Sud del Paese, maggiormente vocate per queste produzioni. Ad oggi sono oltre 100 le industrie agromeccaniche che hanno confermato la partecipazione ad EIMA Agrimach, delle quali circa 15 italiane (presenti direttamente o per tramite della propria struttura in loco), a copertura di varie tipologie merceologiche, dalle trattrici alle macchine per i trattamenti, dalle macchine per la raccolta fino ai sistemi per l’irrigazione e alla componentistica di settore.

L’evento fieristico di Bangalore ha un valore strategico per le industrie della meccanica agricola, giacché rappresenta un’occasione di business in un contesto straordinariamente dinamico. L’India – ricordano gli organizzatori – si è imposta ormai da anni come il primo Paese al mondo in termini di volumi, con una produzione nazionale di trattrici che nel 2021 ha raggiunto la quota record di oltre 1 milione di unità, delle quali 900 mila assorbite dal mercato interno, un numero molto superiore rispetto a quelli pure imponenti del mercato cinese e di quello USA, che nel 2021 hanno raggiunto la quota rispettivamente di 500 mila e 300 mila unità

In primo piano

Articoli correlati