Dal Consiglio dei ministri riunitosi il 23 maggio è arrivato il via libera al decreto che stanzia oltre 2 mld € per far fronte alle drammatiche conseguenze dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. La misura emergenziale, richiesta a gran voce dalle istituzioni locali, dai sindacati e dalla sigle dei vari settori produttivi, è stata approvata in tempo record dal Cdm per far confluire le risorse nei territori dell’Emilia-Romagna, dove la situazione è ancora lontana dalla normalità. Anche se ha smesso di piovere, la situazione dei centri abitati travolti dalle piene è ancora difficile, con la maggior parte delle strade inagibili, ingenti quantità di fango su tutto il tessuto urbano (negli scantinati e piani terreni di quasi tutte le abitazioni) e nelle campagne, dove sono state colpite più di 5000 aziende agricole.

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Anche se non è ancora stato possibile fare un stima completa dei danni (probabilmente di svariati miliardi), il decreto emergenziale, come sottolineato dalla premier Giorgia Meloni, prevede la sospensione dei termini relativi ai versamenti tributari e contributivi fino 31 agosto. Dal punto di vista delle utenze (gas, elettricità ecc) la sospensione degli oneri è stato deliberato da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Dal lato dei mutui fa fede il protocollo d’intesa siglato con Abi per la sospensione in caso di eventi calamitosi.

Per i lavoratori dipendenti, grazie a stanziamenti pari a 580 mln €, è prevista la cassa integrazione in deroga fino a 90 giorni. Prevista anche un’erogazione una tantum di 3mila euro per i lavoratori autonomi che si sono trovati costretti a interrompere o cessare le proprie attività a causa degli eventi climatici disastrosi. In questo caso la copertura prevista dal Cdm arriva fino a 300 milioni di euro.

Per le scuole dell’Emilia-Romagna, invece, sono stati stanziati 20 mln € per garantire la continuità didattica. Al Ministero dell’Istruzione, inoltre, ha ricevuto il mandato per lavorare a misure da mettere in pratica per rendere più flessibili gli esami di maturità che si dovranno svolgere negli istituti danneggiati dall’alluvione.

Previsto, inoltre, un contributo a fondo perduto con una copertura di ulteriori 300 milioni di euro per le imprese esportatrici (agricole, industriali e di servizi) che sono state costrette a interrompere le attività o che hanno subito danni strutturali alla produzione. Come nel caso dell’agroalimentare e dell’agricoltura, sommerse dalle esondazioni. Prevista poi anche quota riservata di 400 milioni di euro che riguarda tassi agevolati a fondo perduto.

“Complessivamente questo primo provvedimento prevede uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite dall’alluvione. Nella situazione attuale in cui si trova l’Italia, trovare 2 miliardi di euro in qualche giorno non è una cosa facile. Va dato atto a tutto il governo di essersi dedicato all’emergenza con il massimo della concentrazione, disponibilità e operatività possibile”. Questo è il commento della premier Giorgia Meloni.

“Ringrazio il Cdm per velocità e lo sforzo. Nella velocità e nell’efficacia nel dare una risposta a cittadini e imprese ci sarà la possibilità di essere capiti. C’è chi ha perso tutto o quasi”, ha commentato il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che gli scorsi giorni ha accompagnato la premier durante la visita alla zone e ai cittadini alluvionati. “Grazie alla premier per essere venuta nella nostra terra ferita e così ai ministri e ai sottosegretari. Abbiamo portato il sistema delle imprese, i professionisti e i sindacati. È un modo di lavorare che abbiamo già sperimentato e che è stato utilissimo per affrontare l’emergenza e la ricostruzione. C’è chi ha perso tutto e chi quasi tutto. Solo i danni alle strade sono di un miliardo”, ha poi concluso.

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