I contoterzisti dell’Emilia-Romagna avranno tempo fino al 30 giugno per perfezionare e ultimare le pratiche per poter accedere al cosiddetto “Bando agromeccanici” varato dalla Regione per favorire l’aggiornamento del parco macchine delle aziende, nel solco di tecnologie 4.0 che favoriscano sostenibilità e operatività. A ribadirlo, nel corso dell’86esima assemblea annuale di Apima Piacenza, Gianni Della Bernardina, presidente di Cai-Agromec (sigla nazionale di cui Apima Piacenza fa parte).

Tanti i risultati positivi ottenuti dagli agromeccanici dalla misura in questione nell’ultimo anno. Un comparto che, tra l’altro, si è speso in prima linea durante i drammatici giorni dell’alluvione che ha travolto la Regione lo scorso maggio, con ingenti danni al territorio, sia dal punto di vista urbanistico che agricolo. Il bando, avendo favorito il ricambio delle macchine agricole vetuste e l’aggiornamento di quelle più recenti, ha quindi avuto una doppia funzione: non solo di potenziamento per le operazioni a fianco dell’agricoltura, ma anche di sicurezza durante le fasi emergenziali.

Emilia-Romagna, occorre il rinnovo del “Bando agromeccanici”. Il commento

Dunque una misura fondamentale, per più di un aspetto che, secondo Cai-Agromec, andrebbe riconfermata anche per il prossimo anno. “Come organizzazione che aggrega oltre l’80% delle imprese agromeccaniche italiane, stiamo oggi lavorando su diversi fronti affinché all’agromeccanico sia riconosciuto il suo vero ruolo, ovvero motore della moderna agricoltura”, ha commentato proprio Gianni Dalla Bernardina, presidente nazionale Cai Agromec. “In tale ottica, stiamo già interloquendo con la Regione Emilia-Romagna affinché sia confermato il cosiddetto Bando agromeccanici. Si tratta di uno strumento fondamentale per applicare una reale innovazione in agricoltura. Tanto che Cai Agromec sta inoltre già lavorando per estendere simili iniziative a livello nazionale».

“Proprio grazie all’ultimo Bando agromeccanici 28 imprese, di cui 4 piacentine, hanno potuto beneficiare di importanti contributi per l’innovazione e l’aggiornamento dei propri macchinari. Diventa ora fondamentale che la Regione Emilia Romagna riconfermi tale strumento”. Queste invece le parole di Michele Pedriali, segretario Feria (federazione regionale delle imprese agromeccaniche) e vicepresidente Cai Agromec.

In primo piano

Articoli correlati