Non bisogna disperare ma mantenere la mente lucida e guardare alle prospettive offerte dagli incentivi, dai grandi eventi in presenza e dalla formazione: è questo che, in sostanza, è emerso dal Think Tank annuale di FederUnacoma, tenutosi lo scorso 28 marzo a Serralunga d’Alba, presso l’azienda vitivinicola di Fontanafredda. L’incontro, intitolato “Dalla gestione d’impresa al marketing fieristico: le skills vincenti per l’industria agromeccanica” ha visto la partecipazione dei vertici nazionali della sigla che riunisce i costruttori di macchine agricole e di un nutrito gruppo di stakeholders e giornalisti.

FederUnacoma, la fotografia al mercato. Tra luci e ombre

In seguito al saluto inaugurale di Oscar Farinetti, titolare di Fontanafredda, è intervenuta la Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio, in merito all’andamento del mercato delle trattrici che, nei primi due mesi del 2024, ha registrato un calo generalizzato, con un passivo del 14% per gli USA, del 22% per l’India, del 3% per la Francia e del 25% per l’Italia. Anche le esportazioni risultano in calo, per la congiuntura economica sfavorevole e per i maggiori costi di produzione che incidono sul prezzo finale delle macchine.

Ma nonostante le turbolenze, Maschio ha rassicurato gli stakeholders, affermando che la Federazione ha già una strategia d’intervento articolata proprio per reagire al rischio di una stasi del settore. A tal proposito questo “è necessario collaborare con il Governo e con i Ministeri per velocizzare le procedure per gli incentivi del PNRR e del Fondo Innovazione, oltre che per rilanciare il credito d’imposta per il 4.0, e rendere attuabile la transizione 5.0 di cui già si parla”.

Come ribadito dall’analista economico Gabriele Pinosa, il settore delle macchine agricole si trova quindi alle prese una congiuntura non favorevole, tra costi per la transizione energetica, rincari dei prezzi e, soprattutto, conflitti geopolitici che minano la stabilità sociale ed economica. Ed è per questo che il comparto deve contare su specifiche forme d’incentivazione, ma prima di tutto deve essere valorizzato con efficaci iniziative di marketing e comunicazione, facendo leva su eventi espositivi di grande caratura.

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Focus su EIMA e formazione

Dunque riflettori puntati anche su EIMA International, la rassegna internazionale della meccanica agricola che si svolgerà a BolognaFiere dal 6 al 10 novembre e di cui FederUnacoma è l’organizzatore. Il Direttore Generale Simona Rapastella ha ricordato i numeri da primato che si prospettano per questa edizione (circa 1.800 industrie espositrici attese, delegazioni ufficiali da 80 Paesi, superficie espositiva fieristica interamente impegnata per i 14 settori merceologici tradizionali e i 5 saloni tematici) soffermandosi sul posizionamento della rassegna nel contesto fieristico internazionale.

“EIMA si è imposta nel settore della meccanica agricola come uno dei pochissimi eventi irrinunciabili per gli operatori – ha detto Rapastella – perché ha una forte caratterizzazione internazionale, ottimizza le attività commerciali grazie ad un sistema di servizi sempre più efficiente, e offre indici di ritorno dell’investimento molto alti per le aziende espositrici, perché convoglia in uno stesso luogo e in uno stesso momento tutti gli strumenti chiave del marketing, dalla gestione del brand fino alla relazione diretta con il personale di vendita”.

Spazio, infine, anche alla formazione. Le tecniche di marketing, così come la gestione d’impresa, l’approccio ai mercati esteri, l’adeguamento alle normative e la comunicazione oggi richiedono infatti un aggiornamento costante e una formazione continua ad ogni livello. Per questa ragione FederUnacoma ha costituito una struttura specifica, l’Accademia di Alta Formazione per l’Industria AFI (che al proprio interno comprende la Trade Fair Management School specializzata nella formazione per gli eventi fieristici) con l’obiettivo di rispondere al bisogno di nuove competenze che emerge in seno alle aziende non soltanto della meccanica agricola ma anche di settori industriali affini.

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