Innovazione, formazione, contenuti, business e soprattutto passione, l’elemento che da più di 120 anni (la nascita risale al 1898, quando si svolgeva nel centro cittadino insieme con Fieracavalli) caratterizza Fieragricola. Sono questi gli ingredienti, conditi con trasversalità e verticalizzazione espositiva, che caratterizzeranno l’edizione 2024 della kermesse veronese. Presentata davanti a una platea di stakeholders di settore e di giornalisti mercoledì 5 luglio a Gargagnago in Valpolicella nella tenuta Serego Alighieri di proprietà del Gruppo Masi, la 116esima edizione tornerà a svolgersi nella consueta cornice temporale che da sempre la contraddistingue, ovvero dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024.

«Crediamo molto in Fieragricola – ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –: vogliamo investire e farla crescere, non solo in termini espositivi, ma soprattutto in chiave di innovazione, business, formazione, per dare un indirizzo al settore e avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni, in modo da garantire risposte in linea con le esigenze di un comparto produttivo strategico a livello nazionale».

Fieragricola 2024, innovazione e digitalizzazione al centro

Con una forte spinta all’innovazione, alla digitalizzazione e alla robotica, segmenti che oggi in Italia sviluppano investimenti per oltre 2 miliardi di euro all’anno (fonte: Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano) e sono previsti in crescita anche come risposta alle difficoltà di reperire manodopera qualificata, «Fieragricola 2024 punterà  sulla formazione e sul coinvolgimento sempre maggiore degli istituti agrari e dei giovani imprenditori quali destinatari di un programma convegnistico qualificato, grazie a un Team che sta operando con competenza, professionalità e passione», ha riconosciuto Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere.

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Comunicazione e formazione, per Fieragricola, sono strumenti indispensabili per favorire il dialogo di filiera, per portare le istanze del settore primario alle istituzioni e per accompagnare un ricambio generazionale che è una delle sfide per accelerare sulla rotta dell’agricoltura 4.0 e della transizione verde. Fieragricola 2024 sarà sempre più «trasversale, diversificata, con una verticalizzazione sulle filiere e un nuovo layout espositivo suddiviso in meccanica agricola, viticoltura, frutticoltura, olivicoltura, zootecnia e agro-bioenergie e Fieragricola Tech, salone dedicato all’innovazione con focus specifici su robotica e digitale, energie rinnovabili in agricoltura, gestione e risparmio dell’acqua, biosolutions», ha specificato Matteo Pasinato, sales manager di Fieragricola.

Torna l’area esterna. E a breve partirà anche un roadshow

Confermata l’area dinamica esterna, vetrina che Fieragricola mette a disposizione degli espositori della meccanica per presentare i propri mezzi e le nuove tecnologie in movimento. Potenziata anche l’attività promozionale in Italia e all’estero, con il ritorno dei Roadshow finalizzati a incrementare la presenza di visitatori dal Centro-Sud Italia e dalle Isole, con tappe nel Lazio, in Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna; e poi webinar di approfondimento nei mesi che ci separano dalla manifestazione, focus per l’incoming in collaborazione con Ice-Agenzia.

I Paesi e le aree target per l’edizione 2024 saranno, in particolare: Spagna, Austria, Alpe Adria, Turchia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Israele, Iran, Nord Africa, Mozambico, America Latina, Comunità degli Stati Indipendenti. Fra le novità in ambito zootecnico, uno dei pilastri della corretta economia circolare in ottica green e settore strategico di Fieragricola di Verona, saranno programmati eventi dedicati alle filiere come i «Dairy Days», il «Pork Summit» e il «Focus Avicoltura».

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