Forte del successo riscontrato in questi primi anni di vita, Fieragricola Tech è già proiettata nel 2025 ed è pronta a tornare con tante novità. Gli organizzatori hanno già annunciato le date in cui si svolgerà la kermesse: saranno il 29 e 30 gennaio 2025 presso Veronafiere. Come evento a sé stante, lo spin-off tech si alterna in modo biennale a Fieragricola, la rassegna internazionale dedicata al settore primario e alle macchine agricole e zootecniche. L’ultima edizione di Fieragricola Tech, tuttavia, si è tenuta proprio all’interno della rassegna ‘madre’, e ha ottenuto un grande successo: gli espositori sono passati dai 65 del 2023, sono diventati 106.

La formula dell’Expo-conference del 2025 permette quindi di coniugare aree espositive e spazi per la formazione smart dedicata all’impresa agricola, agli allevatori, agli agronomi, agrotecnici, imprenditori agromeccanici, professionisti delle energie rinnovabili da fonte agricola. Il focus, in particolare, si concentra su specifiche aree tematiche legate alla digitalizzazione in agricoltura, robotica, smart irrigation, energie rinnovabili, biostimolanti e sistemi di biocontrollo, settori in forte crescita, trainati dagli obiettivi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

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Fieragricola Tech, focus sull’Agricoltura 4.0

All’interno di Fieragricola Tech non poteva che essere centrale l’Agricoltura 4.0, un mercato in forte crescita, come abbiamo avuto modo di vedere anche durante il primo appuntamento del nostro ciclo di incontri ‘Innovation Agri Tour’, svoltosi proprio a fine gennaio durante Fieragricola. In questo senso, le rilevazioni dell’agricoltura digitale, elaborate dall’Osservatorio Smart Agri-food del Politecnico di Milano, anche nel 2023 hanno tracciato una parabola positiva, con investimenti cresciuti del 19% sull’anno precedente, proiettando l’universo dell’Agricoltura 4.0 a un fatturato di 2,5 miliardi di euro in Italia, nonostante il rialzo dei tassi e gli scenari congiunturali non sempre favorevoli. A livello mondiale, il peso dell’agricoltura di precisione sale a 10 miliardi di euro, con la prospettiva di raddoppiare entro il 2030.

«Gli investimenti stanno disegnando una differente composizione del mercato rispetto al passato – commenta con l’Ufficio stampa di Fieragricola la professoressa Chiara Corbo, condirettrice dell’Osservatorio Smart Agri-food del Politecnico di Milano –. La Superficie agricola utile coltivata con tecnologie digitali è passata dall’8% del 2022 al 9% del totale nel 2023: un incremento in realtà modesto in termini di Sau, ma che denota comunque consapevolezza da parte delle aziende agricole sul ruolo della digitalizzazione, con imprese in parte più mature negli investimenti. Lo scorso anno, in particolare, abbiamo registrato uno spostamento della tipologia degli investimenti dalle macchine connesse e dai sistemi di monitoraggio dei mezzi alle soluzioni di software gestionali e ai sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni».

Due i trend di interesse in tema di digitalizzazione. Da un lato, appunto, «l’attenzione ai sistemi di monitoraggio, di supporto alle decisioni e di tracciabilità nel processo dal campo alla tavola», specifica la professoressa Corbo, mentre dall’altro «sembra avanzare l’interesse per le soluzioni legate al carbon farming, con la ricerca da parte di diversi attori dell’Agricoltura 4.0 di individuare modelli in grado di valutare la quantità di carbonio stoccato e che potrebbe rappresentare una ulteriore fonte di reddito green per le imprese agricole».

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