Un’edizione in grande che, ancora una volta, si prospetta foriera di novità e di spunti per lo sviluppo del settore agricolo e di quello agrimeccanico: stiamo parlando di Fieragricola 2024, la rassegna internazionale di agricoltura che si appresta ad aprire i battenti presso il polo fieristico di Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio. La 116esima edizione della storica kermesse è stata presentata nel corso di questa mattina in una conferenza stampa dedicata a Roma. Tanti i focus trasversali dedicati a meccanica agricola; zootecnia; colture specializzate come vigneto, frutteto, olivo; energie rinnovabili; chimica verde; servizi; multifunzionalità delle imprese agricole; tecnologie hi-tech per la crescita dell’agricoltura sostenibile.

Alla presentazione dell’evento erano presenti il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Forestazione, Patrizio Giacomo La Pietra, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, il direttore commerciale di Veronafiere, Raul Barbieri, il coordinatore scientifico di Fieragricola, Marino Berton, il senatore Matteo Gelmetti e l’europarlamentare Anna Cinzia Bonfrisco. Anche noi della rivista Trattori saremo presenti con un nostro stand (Pad. 8 Stand H4), pronti a raccontarvi i giorni di fiera e le ultime novità presentate dai produttori.

Fieragricola 2024, si va verso il sold out

I numeri della 116ª Fieragricola li ha comunicati il direttore commerciale di Veronafiere, Raul Barbieri: «Undici padiglioni occupati e un’area esterna destinata alle prove dinamiche dei mezzi agricoli, 820 espositori provenienti dall’Italia e da 20 Paesi esteri (Austria, Repubblica Ceca, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Libano, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria), delegazioni e buyer internazionali provenienti da 28 Paesi accreditati (Albania, Algeria, Armenia, Azerbaijan, Cile, Costa Rica, Croazia, Danimarca, Egitto, Etiopia, Georgia, Ghana, Guatemala, Kazakhstan, Kenya, Macedonia del Nord, Mozambico, Pakistan, Polonia, Repubblica Ceca, Senegal, Serbia, Slovacchia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ungheria e Uzbekistan) per incontri B2B specifici per ogni segmento della manifestazione, una superficie espositiva di 52mila metri quadrati occupati».

«Dal 1898 Fieragricola significa innovazione, progresso, spinta alla ricerca per migliorare la produttività in campo, garantire sicurezza alimentare, assicurare redditività e sviluppo alle filiere agricole e dopo 125 anni lo spirito della manifestazione è rimasto il medesimo – ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –. Oggi siamo alle prese con nuove sfide, dai cambiamenti climatici al ricambio generazionale: fra il 2010 e il 2020 in Europa siamo passati da 12 milioni a 9 milioni di aziende agricole».

Uno scambio culturale e un’apertura al dialogo e all’accoglienza che «sono connaturate a Veronafiere e alla città di Verona», ha sostenuto il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, «e sono convinto che la prossima edizione di Fieragricola metterà in campo come ogni volta le best practice, la sicurezza, la ricerca scientifica, sfide che come amministratori ci rendono responsabili delle ricadute sul territorio».

Centrali anche le istituzioni

Fieragricola 2024 ospiterà, inoltre, gli stand del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste (padiglione 8, stand I2) e di Casa Veneto di Regione Veneto (padiglione 4, stand D4), una porta aperta nel dialogo fra imprese agricole, espositori e istituzioni. «Il governo ha messo l’agricoltura al centro dell’agenda politica con l’obiettivo di migliorare il dialogo all’interno delle filiere, creare maggiore valore aggiunto e distribuirlo con maggiore equità – ha dichiarato il sottosegretario al Masaf, Patrizio Giacomo La Pietra –. Abbiamo innalzato a 6 miliardi di euro nel fondo del Pnrr le risorse per i contratti di filiera e pochi mesi fa abbiamo approvato con il passaggio in Parlamento della sperimentazione delle Tea in campo. Serve una visione e stiamo cercando di creare un piano strategico nazionale agricolo».

Di grande richiamo la parte convegnistica, con oltre 140 convegni nei quattro giorni di manifestazione (tra cui spicca anche la prima tappa dell’Innovation Agri Tour 2024 organizzato dalla nostra testata) e un filo conduttore per la 116ª edizione della rassegna internazionale di Veronafiere: l’agricoltura nel clima che cambia. La zootecnia, con tre padiglioni, si conferma regina della manifestazione, fra spinte tecnologiche – come la robotica – e valorizzazione dei reflui nella duplice direzione della fertilizzazione organica e della produzione energetica di biogas e biometano, in ottica di circolarità dell’agricoltura. Confermati i grandi concorsi zootecnici, nel ring allestito nel padiglione 10.

Infine, focus su innovazione e digitale al padiglione 11 con il «Fieragricola Tech», dedicato all’agricoltura digitale, ai sistemi per l’irrigazione smart, alle energie rinnovabili, agli strumenti di biosolutions per la protezione del suolo in ottica rigenerativa. Spazio anche alla zootecnia che, con tre padiglioni, si conferma regina della manifestazione, fra spinte tecnologiche – come la robotica – e valorizzazione dei reflui nella duplice direzione della fertilizzazione organica e della produzione energetica di biogas e biometano, in ottica di circolarità dell’agricoltura. Confermati i grandi concorsi zootecnici, nel ring allestito nel padiglione 10.

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