Torna la Banca nazionale delle Terre Agricole (BTA), lo strumento istituito nel 2016 per rilanciare l’agricoltura italiana attraverso la rivalorizzazione dei terreni abbandonati (in stato di degrado dopo l’abbandono o il fallimento dell’attività produttiva o per il prepensionamento del titolare). Giunta alla settima edizione, l’edizione 2024 propone la vendita di 428 terreni, dislocati su una superficie complessiva di ben 11.416 ettari.

A partire dalle 12.00 del 31 maggio 2024 è possibile accedere sul portale di ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), l’ente pubblico a cui è stata affidata la gestione della Banca Nazionale delle Terre Agricole. Gli agricoltori interessati ai terreni possono consultare i dettagli ed eventualmente procedere con una manifestazione d’interesse sul sito Internet dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, a questo indirizzo.

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“Guardare al futuro significa anche ridare valore alla nostra terra. Attraverso la Banca delle Terre di ISMEA restituiamo alla produttività appezzamenti di terreno abbandonati e incolti, garantiamo un’opportunità professionale ai nostri giovani che vogliono lavorare nel settore ma hanno difficoltà a reperire terreni e investiamo nell’innovazione”. Questo il commento del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

La Banca delle Terre Agricole, come specificato nella nota del Masaf, è uno strumento istituito dall’ISMEA per favorire la riorganizzazione e il rilancio dell’agricoltura italiana, promuovere la creazione di imprese agricole e valorizzare il territorio. E’ accessibile gratuitamente dagli utenti interessati all’acquisto, che possono prendere visione delle schede tecniche con la descrizione dei terreni in vendita ed inviare la propria manifestazione di interesse.

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