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Il traguardo del primo trattore interamente elettrico non è più una chimera ma un solido progetto dalle grandi potenzialità. Grazie ad alcune esperienze e sperimentazioni che, oggi, iniziano a trovare concrete applicazioni. E che vedono John Deere fra i portabandiera.

L’utilizzo dei motori a combustione, pur nelle declinazioni più biocompatibili, è destinata a rimanere nel breve e medio periodo la tecnologia di trazione fondamentale. Allo stesso tempo, tuttavia, non c’è dubbio che l’elettricità sia destinata ad assumere un ruolo trainante, non solo per quanto riguarda la propulsione ma anche in svariate altre applicazioni nel settore agricolo. In questo ambito le esperienze John Deere hanno avuto inizio quasi un decennio fa, con la presentazione nel 2007 di un trattore della serie 6RE dotato di impianto ad alto voltaggio per l’alimentazione di attrezzature elettriche.

Il successo di questa sperimentazione ha rappresentato il trampolino di lancio di una serie di progetti, in cui il costruttore è tuttora attivamente impegnato, finalizzati alla realizzazione di un primo prototipo di trattore interamente elettrico. Le due iniziative eE-Tour Allgäu ed Econnect, in particolare, si sono concretizzate nel Battery Boost, una soluzione che rappresenta in assoluto la prima soluzione di alimentazione per trattori collegabile direttamente alla rete elettrica.

La tecnologia del Battery Boost si basa su batterie a elevate prestazioni che immagazzinano l’energia e la erogano su richiesta per incrementare la potenza. Collegato ad un trattore 6R modificato, il modulo Battery Boost eroga fino a 145 cavalli di potenza in più, consentendo di incrementare la capacità del trattore a prescindere dalla modalità operativa.

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