Fino a qualche anno sembravano un vezzo di alcuni produttori, gli unici in grado di mettere in campo tecnologie del genere, ma comunque relegati alla nicchia dei progetti futuribili. Oggi, invece, i trattori autonomi, complice lo sviluppo di tecnologie sempre più raffinate (anche da parte di start-up più piccole), stanno diventando una realtà sempre più concreta. A rimarcarlo, ci pensa un pioniere in questo settore: Kubota. Che a Agritechnica (e dove, sennò?), ha puntato i riflettori sul suo nuovo trattore autonomo: l’M7004 Autonomous.

Per lo sviluppo di questo trattore, i progettisti Kubota si sono basati sulla collaudata piattaforma M7004 KVT con tecnologia Tractor Implement Management (TIM) e kit autonomo integrato. In questo modo il nuovo trattore autonomo consente a un singolo operatore di estendere le ore di lavoro, ridurre la dipendenza da lavoratori temporanei e ottimizzare l’efficienza in campo.

Inoltre, abbinando attrezzi più piccoli e leggeri all’automazione intelligente, le aziende agricole possono sostituire trattori da 250–300 cv con modelli da 150–175 cv (proprio come l’M7004 Autonomous), riducendo i costi e aumentando la versatilità, in un momento storico in cui le alte potenze per numerose piccole e medie imprese diventano difficili da gestire. Con questo modello, nella maggior parte delle condizioni – circa l’80% delle operazioni in campo – può essere eseguito in modalità autonoma, lasciando al controllo manuale solo testate e aree complesse per garantire sicurezza e precisione.

Kubota M7004 Autonomous, un flusso di dati costante e intelligente

Il M7004 Autonomous opera all’interno di un flusso di lavoro strutturato e facilmente gestibile. I confini del campo e gli ostacoli vengono mappati da un geometra certificato, seguiti dalla creazione di profili per trattore e attrezzi. Tramite la piattaforma PAM di Kubota, gli operatori definiscono linee A–B, passaggi e punti di inizio/fine. La missione viene caricata sul trattore, che esegue il lavoro in autonomia sotto supervisione remota. Questo approccio permette di passare senza interruzioni tra modalità manuale e autonoma mantenendo il pieno controllo della sicurezza.

Sviluppato all’insegna della sicurezza operativa, M7004 Autonomous porta in dote un kit di retrofit trasforma i trattori M7004 KVT in macchine completamente autonome, dotate di sensori, sistemi di visione e moduli di controllo. La navigazione GNSS ad alta precisione guida il trattore, mentre i sensori LiDAR su entrambi i lati della cabina rilevano ostacoli in tempo reale.

I moduli Clovis, Caïus e Cleos gestiscono visione e sicurezza, supportati da telecamere e luci di avviso per migliorare monitoraggio e visibilità. Gli attrezzi sono registrati tramite i moduli CLEOS ECU, che memorizzano geometria, larghezza di lavoro e sequenze di testata per garantire collegamenti sicuri e compatibili. Gli attrezzi Kubota e Kverneland si integrano direttamente, mentre le attrezzature concorrenti possono essere configurate tramite moduli CLEOS indipendenti, garantendo piena flessibilità per flotte miste.

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I benefici sono immediati e misurabili: combinazioni di attrezzi più piccoli e leggeri riducono i costi di meccanizzazione per ettaro; le ore di lavoro estese aumentano la produttività senza manodopera aggiuntiva; la minore compattazione del suolo aiuta a preservare la salute del terreno a lungo termine. Precisione, sicurezza e flessibilità sono migliorate, in particolare nelle aziende miste e agricole di 200–600 ettari.

In stanza, questo trattore automatizza i lavori ripetitivi e mantiene il controllo manuale nelle aree complesse, offrendo al contempo un approccio più intelligente, sicuro e sostenibile all’agricoltura moderna. Combinando infatti prestazioni affidabili e automazione intelligente, il trattore trasforma la gestione dei campi, permettendo agli agricoltori di ottenere di più con precisione e sicurezza. I test di concept nel 2025 e la convalida in campo nel 2026 continueranno a perfezionarne le capacità e ad ampliare la versatilità.

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