Passa veloce il tempo. Anche, e forse soprattutto, con le difficoltà e le sfide poste dal 2020. Senza dubbio un anno complicato, irto di momenti bui ma con qualche nota positiva qua e là: come il primo anniversario festeggiato dal produttore giapponese Kubota, per il suo Innovation Center for Europe (ICE) che, proprio questa estate, ha spento le candeline, o meglio, la candelina.

Costituito l’anno scorso vicino al quartier generale europeo del gruppo a Nieuw-Vennep nei Paesi Bassi, sulla spinta per la creazione di nuove imprese, prodotti e servizi nei settori di attività di Kubota, l’Innovation Center (presente sia in Giappone che in Europa) compie dunque un anno all’insegna dell’open innovation e dell’impegno proattivo con ICT, AI e altre tecnologie avanzate. Il tutto grazie anche alla collaborazione di partner esterni.

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Peter van der Vlugt (al centro) insieme a Sigrid Kaag, Ministro olandese degli Affari Esteri e della Cooperazione allo Sviluppo

Kubota Innovation Center, un anno denso di sfide

L’ICE è guidato da Peter van der Vlugt in qualità di General Manager e di Chief Technology Officer. Il suo curriculum vanta una lunga esperienza alla Kverneland Group Mechatronics, gruppo dove ha lavorato per 24 anni ed è stato responsabile dell’identificazione e del follow up dei trend della tecnologia in generale e della gestione di Smart Farming Program.

“Questo primo anno ha rappresentato un viaggio estremamente emozionante, che è partito da zero – ha esordito van der Vlugt -. Ho sempre avuto la tendenza a promuovere l’innovazione e voglio sostenere e portare avanti nuove idee e opportunità. ICE contribuisce ad accelerare la creazione di nuove opportunità di business per Kubota! Questo primo anno è trascorso in un batter d’occhio, e abbiamo già ottenuto risultati consistenti in poco tempo e grazie al nostro grande team”.

“Ci sono molte pietre miliari di cui sono già orgoglioso e, tra queste, in particolare: il completamento del nostro team ICE a gennaio di quest’anno, il fatto che Kubota sia diventata il membro principale di AEF subentrando a Kverneland Group, la collaborazione con Aurea Imaging e quella con WUR, con la conseguente apertura del nostro nuovo ufficio nel campus WUR, la visita di Sigrid Kaag, ministro olandese degli Affari Esteri e della Cooperazione allo Sviluppo, i nostri report conclusivi su strategie future alla sede centrale e infine il nostro investimento nella società Trapview. Molti altri traguardi saranno raggiunti a breve, e non vedo l’ora”.

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La firma del contratto con Aurea Imaging

Il traguardo dell’innovazione

La priorità di ICE dal momento della sua costituzione è stata quella di creare un proficuo processo di innovazione per generare valore aggiunto ai prodotti e ai mercati esistenti. Questo è possibile attraverso la ricerca di potenziale tecnico, studio delle esigenze del mercato oltre naturalmente al prezioso contributo del know how interno. Fondamentale è stata inoltre la stretta collaborazione con il Gruppo Kverneland. Impegno e dinamiche di gruppo

“La pandemia di coronavirus ha ovviamente condizionato il nostro lavoro – ha proseguito van der Vlugt – che ci porta a viaggiare molto. Il lavoro con le startup, lo studio e le relazioni con i mercati così come con i clienti si possono indubbiamente svolgere più efficacemente “vis à vis”. Nonostante questo, abbiamo continuato a lavorare virtualmente a pieno ritmo, conducendo le interviste ai clienti e alle aziende a distanza e cercando di farlo il più possibile con video online, per poter mantenere un rapporto personale costante”.

ICE ha inoltre recentemente istituito un ufficio satellite presso la Wageningen University & Research (WUR) per collaborare con le università e le start-up della zona. WUR è l’università leader nel mondo nei settori dell’alimentazione e della produzione alimentare, dell’ambiente, della salute, dello stile di vita e dei mezzi di sussistenza.

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