Sir David Brown (1904–1993) e Ferruccio Lamborghini (1916 –1993), condividevano non soltanto l’aver prodotto alcune fra le auto sportive più belle e celebrate al mondo, ma il provenire dalla costruzione di macchine agricole e ingranaggi, attività che sembrano secondarie, molto lontane dalle raffinatezze dell’automobilismo d’élite. Ma doversi misurare con materiali resistenti a enormi sollecitazioni costrinse i ‘trattoristi’ a una progettazione sofisticata, molto più severa degli standard richiesti dagli autoveicoli dell’epoca.

La David Brown Engineering Limited era stata fondata dal nonno e si era specializzata in ingranaggi e commesse militari che l’avevano arricchita. Nel 1931, il venticinquenne David assunse il comando della Società e diede vita alla costruzione di ottimi trattori.

Nel 1947 David Brown acquistò la Aston Martin e l’anno dopo la Lagonda. Diede l’avvio a una serie di vetture che saranno il suo fiore all’occhiello tanto da portare iscritte nello stemma le sue iniziali, DB circondate dalla rosa bianca dello Yorkshire e da quella rossa del Lancashire. Le varie serie DB, celeberrima la DB5 di James Bond, continuano a essere prodotte tutt’oggi.

Accoppiata trattore David Brown Vak e Granturismo Aston Martin.

Ferruccio Lamborghini, il self-made man dell’automotive italiano

La storia di Ferruccio Lamborghini è invece quella di un self-made man. Figlio di agricoltori, studi a Bologna da tecnico industriale, venne subito impiegato da una ditta che revisionava autoveicoli militari. Durante la guerra fu meccanico riparatore a Rodi nel Dodecaneso, dove rischiò di esser fatto prigioniero dai tedeschi.

Nell’immediato dopoguerra, a seguito della crescente domanda di mezzi agricoli, utilizzò i residuati bellici lasciati dagli Alleati per costruire i suoi primi rudimentali trattori, le carioche. Nel 1948 fondò la Lamborghini Trattori e vuole la leggenda che, irritato da Enzo Ferrari che lo rimproverava di sbriciolare le frizioni dei gioielli di Maranello col suo pesante piede da trattorista, avesse giurato vendetta, decidendo di sfidare il Drake sul suo terreno.

Una delle prime carioche Lamborghini con motore Morris

Radunati i migliori tecnici dell’epoca, Ferruccio Lamborghini presentò al Salone di Torino del 1963 la sua prima 350 GT. Sarà tuttavia nel 1966 che scoppiò la rivoluzione con la bellissima Miura, l’auto che rivoltò tutte le consuetudini del segmento. A distanza di tanti anni dalla loro morte, le due aziende godono di ottima salute pur essendo state cedute: l’Aston Martin è stata acquisita dal magnate canadese Lawrence Stroll, dall’industriale farmaceutico svizzero Ernesto Bertarelli e dalla Mercedes-Amg Petronas Motorsport, mentre la Lamborghini è di proprietà dell’Audi.

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