Lovol investe 420 mln $ per una nuova fabbrica. Obiettivo 100mila trattori l’anno
Cifre da capogiro per il colosso cinese. L'intento è quello di aggredire il mercato globale con nuovi trattori per ogni segmento (immagine d'archivio)

Un investimento da 420 milioni di dollari, una linea produttiva capace di sfornare un trattore ogni quattro minuti e una capacità annua di 100.000 unità: sono questi i numeri – monstre– che raccontano l’ambizione e la portata strategica del nuovo stabilimento inaugurato da Lovol Intelligent Agricultural Machinery nella provincia di Shandong, in Cina.
Un progetto che non riguarda solo volumi produttivi, ma segna un salto tecnologico nella manifattura agromeccanica cinese, grazie all’integrazione di tecnologie digitali, automazione avanzata e sistemi di guida autonoma. Il nuovo impianto rappresenta il cuore pulsante della strategia di Lovol per rafforzare la propria presenza nei mercati globali, con particolare attenzione alle macchine ad alta potenza e alto contenuto tecnologico.
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Fulcro della nuova produzione è il trattore P7240 CVT, equipaggiato con il motore Weichai WP7 e capace di operare in modalità autonoma, se collegato al sistema proprietario di agricoltura di precisione Lovol. Una combinazione che unisce prestazioni meccaniche e intelligenza artificiale applicata, in linea con le esigenze di un’agricoltura sempre più data-driven e sostenibile.
Fondamentale, in questa fase di espansione, è la sinergia con le aziende del gruppo Shandong Heavy Industry, tra cui spiccano i fornitori interni di powertrain CVT e i già citati motori Weichai, che garantiscono una filiera completamente integrata. Questo consente non solo un elevato controllo qualitativo, ma anche un’accelerazione nei cicli di innovazione e adattamento ai mercati internazionali.