Matermacc, azienda specializzata nella produzione di attrezzi agricoli dedicati alla semina, è scesa in campo con la seminatrice di nuova generazione UST (Under Surface Seeding Technology) e ha fatto il punto sulle novità apportate, a partire dal potenziamento delle strategie legate all’agricoltura conservativa.

Matermacc, l’importanza dell’agricoltura conservativa

L’agricoltura conservativa è un metodo di coltivazione caratterizzato da una minima alterazione del terreno al fine di preservare la struttura e la sostanza organica del suolo: le arature sono sostituite da lavorazioni superficiali o non lavorazioni (definite anche ‘semina su sodo’), che favoriscono il rimescolamento naturale degli strati della terra ad opera della fauna, delle radici e di altri organismi. La fertilità del terreno, data dai nutrienti e dall’acqua, viene gestita attraverso la copertura del suolo, delle rotazioni colturali e della lotta alle erbe infestanti.

Per proteggere il terreno e contribuire all’eliminazione delle malerbe, il suolo è dunque coperto permanentemente attraverso residui e coltri protettive. Tra gli obiettivi dell’agricoltura conservativa vi è la limitazione di perdite della biodiversità e la riduzione progressiva della lavorazione del suolo con la conseguente riduzione di emissioni di CO2 legate alle lavorazioni.

UST, le seminatrici per cerali del marchio friulano

Le seminatrici della serie UST di MaterMacc – Under Surface Seeding Technology – sono costruite per semine su terreno non preparato o di minima lavorazione di cereali, colza, soia, foraggere, colture intercalari. L’elemento di semina ad alette UST (brevettato) permette di ottenere il solco di semina sollevando uno strato di terreno che si deposita sopra il seme dopo il passaggio dell’elemento stesso.

Questa tecnologia garantisce di deporre il seme nel terreno senza farlo entrare in contatto con i residui colturali presenti. Inoltre le alette garantiscono un’efficace azione di diserbo meccanico. L’elemento di semina mantiene in superficie i residui colturali in modo da evitare il contatto con il seme all’interno del solco, consentendo un rapido sviluppo radicale del germoglio.

Secondo Matermacc, tra i vantaggi che possono derivare dall’utilizzo di una seminatrice UST, si possono osservare la riduzione del disturbo del suolo migliorando la struttura del terreno ed aumentando la mineralizzazione della sostanza organica favorendone lo sviluppo di organismi edafici benefici. A beneficiarne anche la protezione del suolo dall’erosione e nessuno spreco di nutrienti minerali, l’aumento della capacità di ritenzione idrica del suolo.

Con l’utilizzo di questi seminatrici gli elementi nutritivi saranno disponibili dalle prime fasi di sviluppo con conseguente minor necessità di fertilizzante nelle fasi di levata delle colture. Migliorato anche l’assorbimento dell’acqua meteorica e crescita più rapida delle colture, con un controllo meccanico delle malerbe ancora più efficace.

Matermacc, i vantaggi delle seminatrici UST rispetto alla semina su sodo con elemento assolcatore

A parità di larghezza di lavoro, la tipologia e il numero di elementi assolcatori impiegati sulla seminatrice UST richiedono minor potenza di trazione. La riduzione dei tempi di lavoro e della potenza richiesta per la trazione si traducono in importanti riduzioni nel consumo di carburante. Parti soggette ad usura Gli elementi assolcatori della seminatrice UST sono pochi, facili da sostituire ed economici mentre nelle seminatrici tradizionali, il complesso sistema d’interramento a dischi coinvolge numerose parti sottoposte ad usura che richiedono interventi manutentivi più impegnativi.

A livello agronomico La coltivazione dello strato superficiale del terreno, similmente ad un intervento di sarchiatura, devitalizza le infestanti e interrompe la risalita capillare di acqua dagli strati più profondi del terreno. Questo non accade con sistemi di semina su sodo che sfruttano assolcatori a dischi

Il tempo risparmiato si traduce da sempre in denaro: eliminare lavorazioni quali aratura, erpicatura, passaggi con erpici a dischi, ed in genere le preparazioni del terreno per la semina, significa risparmiare il 90% del tempo rispetto alle lavorazioni tradizionali.

La seminatrice UST ha un costo di mantenimento per ettaro molto basso grazie alle pochissime parti soggette ad usura. I costi per il ricambio sono del 50% in meno rispetto a una tradizionale macchina a dischi. Versatilità La versatilità della UST permette di seminare la maggior parte delle colture esistenti quali soia, cereali, foraggere, cover crops; per questa ragione si può definire una seminatrice universale. La distanza dell’interfila di semina può variare con multipli di 15 cm.

In primo piano

Articoli correlati