Carta, forbice, sasso… Il mercato italiano del trattore ha giocato alla morra cinese. E non ha vinto.
Come noto, i dati di vendita del 2017 erano stati gonfiati oltremodo dall’effetto Mother Regulation. Secondo FederUnacoma, semplicemente, il cambio di normativa sulle macchine agricole aveva spinto le industrie costruttrici ad attuare politiche di marketing specifiche per promuovere la vendita degli stock di macchinario già prodotto.

Mercato trattori 2018. Dalla fantasia alla realtà

I numeri raggiunti legittimavano tuttavia un pensiero un pizzico più malizioso: molte macchine sarebbero state immatricolate direttamente dai concessionari o dalle case costruttrici, senza essere fisicamente consegnate ad alcun cliente. O, rilanciano i più maligni, senza essere state ancora del tutto assemblate. Questi trattori di carta hanno fatto numero ma non sostanza. E, pare, ancor meno fatturato.

Giocata la carta dei trattori di carta, nel 2018 le immatricolazioni non potevano far altro che ripiegare, questo lo si sapeva in anticipo. Tuttavia, è stato qualcosa in più di un semplice colpo di forbice. L’effetto, in particolare per alcuni marchi, è stato quello di un sasso lanciato su un servizio di porcellana fine. Un salto all’indietro sui valori del 2016 con una penalizzazione severa in particolare per quelle case costruttrici che avevano fatto numeri da capogiro per merito della Mother Regulation.

Mercato trattori 2018
Capitolo chiuso? Non ancora e non del tutto. A dire il vero, infatti, sembra che la Mother Regulation abbia dato qualche colpetto di coda anche nel 2018. Una ulteriore deroga sui fine serie (il famoso articolo 39 della ‘MR’) consente ancora, sotto particolari condizioni e fino al 31 dicembre 2019, la vendita di piccoli contingenti di mezzi omologabili secondo la vecchia direttiva. Alcuni costruttori avrebbero cavalcato più di altri l’opportunità e i contingenti non sarebbero stati poi così piccoli.

Non siamo quindi ancora del tutto tornati alla normalità (se questa è mai esistita), ma ci stiamo avvicinando.
Dunque, qualche numero secondo le stime di Trattori. La Madre di tutti i regolamenti non è riuscita infatti a partorire dei dati trasparenti e ufficiali. Persiste questa strana ‘ghettizzazione’ del trattore, che ufficialmente non può essere chiamato per nome e cognome, ma solo conteggiato in un generico totale. L’unico dato certo, dunque, riguarda i 18.443 mezzi comunicati da FederUnacoma come risultato finale delle immatricolazioni 2018.

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