Nutriscore al centro delle polemiche: il sistema di etichettatura nato per favorire la classificazione dei prodotti agroalimentari è stato bocciato dall’Antitrust italiano del mercato che ha sottolineato come, in mancanza di specifici chiarimenti sulla sua natura, potrebbe indurre in errore il consumatore nel momento in fase di acquisto. Va ricordato che il sistema Nustriscore si avvale di due scale di valore correlate: una cromatica, dal rosso al verde, e una alfabetica, dalla “A” alla “E”, utilizzate per indicare le tipologie nutrizionali dei prodotti su quali è applicato.

In sostanza ora, dopo la decisione dell’Antitrust, i produttori agroalimentari che vorranno utilizzarlo dovranno obbligatoriamente specificare che il sistema non è universalmente riconosciuto dalla comunità scientifica. Una scelta che, di fatto, renderà quasi nulla la sua applicazione nel nostro paese, considerate che le evidenti controindicazioni che da un punto di vista di marketing una dicitura di quel tipo potrebbe avere.

Potrebbe interessarti

Nutriscore, scintille con Confagricoltura

E la polemica tra il fondatore del sistema Nutriscore Serge Hercberg e Confagricoltura, una delle sigle nazionali che più si è opposta all’introduzione in Italia del sistema di etichettatura. Secondo l’ideatore del Nutriscore “è vergognoso che l’Antitrust italiano assecondi le assurde argomentazioni delle lobby italiane”. La replica della sigla agricola, per il tramite delle parole del suo Presidente nazionale Massimiliano Giansanti, non si è fatta attendere. “Possiamo comprendere le preoccupazioni di Serge Hercberg per le crescenti critiche al sistema di etichettatura Nutriscore da lui messo a punto, ma dovrebbe astenersi dal contestare le prese ufficiali di posizione di organismi pubblici che operano negli Stati membri”.

“Una decisione di fondamentale importanza – aggiunge Giansanti – per la tutela del diritto dei consumatori ad avere accesso a informazioni chiare, complete e trasparenti. A questo riguardo, è il caso anche di ricordare che Hercberg lo scorso febbraio ha proposto di applicare il bollino nero sulle bottiglie di vino”. Il presidente di Confagricoltura ha anche evidenziato che il sistema Nutriscore è contestato anche nei paesi dove è già diffuso. Le contestazioni sono infatti arrivate dai produttori francesi di formaggi e dagli olivicoltori spagnoli che hanno sollecitato modifiche al funzionamento dell’algoritmo che è alla base del sistema.

“Siamo giunti in prossimità di un passaggio delicato – sottolinea Giansanti – A novembre la Commissione dovrebbe presentare la propria proposta per il varo di un sistema europeo di etichettatura fronte pacco. L’alternativa al Nutriscore è già disponibile. E’ il sistema a batteria Nutrinform, che è in grado di dare ai consumatori informazioni coerenti con lo stile di vita e i consumi ordinari nel rispetto delle tradizioni gastronomiche di ogni Stato membro”.

In primo piano

Articoli correlati