PAC, 75mila € agli agricoltori per lo sviluppo. Ecco le novità
E gli aiuti finanziari annui, dai 2.500 € di prima, passano a 3.000 €. La votazione, espressa quasi all'unanimità, è stata commentata dall'europarlamentare Herbert Dorfmann
A Strasburgo, qualcosa si muove. Dopo i proclami del mondo associativo e il grido d’allarme lanciato da molti agricoltori, finalmente arrivano i primi segnali incoraggianti sulle modifiche della PAC. Il Parlamento Europeo, infatti, riunitosi in plenaria ha approvato quasi all’unanimità il testo contenente le nuove norme che dovrebbero garantire maggiore flessibilità nell’attuare la Politica agricola comune (la PAC, per l’appunto).
629 i voti favorevoli, 17 i contrari e 16 le astensioni, in una votazione che ha praticamente unito quasi tutti i parlamentari, al di là delle divisioni politiche. In sostanza, una scelta di buon senso, che risponde alle esigenze degli agricoltori, e che rimarca la necessità di ridurre la burocrazia e rendere la PAC più aderente alla realtà delle aziende agricole. Il testo approvato è il frutto di un accordo preliminare raggiunto il 10 novembre 2025 tra Parlamento e Consiglio.
PAC, ecco le nuove misure
Uno degli elementi centrali del provvedimento riguarda il rafforzamento del sostegno alle piccole aziende agricole. Le nuove regole prevedono un aiuto finanziario annuo fino a 3.000 euro, rispetto ai 2.500 inizialmente proposti dalla Commissione, e l’introduzione di un pagamento aggiuntivo una tantum fino a 75.000 euro per lo sviluppo dell’attività, in aumento rispetto ai 50.000 euro previsti nella proposta originaria.
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Sul piano ambientale, il testo introduce maggiore certezza giuridica per gli agricoltori: i terreni classificati come arabili a partire dal 1° gennaio 2026 manterranno tale status anche in assenza di aratura, coltivazione o risemina, evitando interventi costosi e inutili e contribuendo al contempo alla tutela della biodiversità.
Le aziende certificate biologiche saranno inoltre considerate automaticamente conformi ai requisiti standard di Good Agricultural and Environmental Condition (GAEC) per le superfici già biologiche o in conversione, con la possibilità per gli Stati membri di limitare questa semplificazione solo in caso di eccessivo carico amministrativo nei controlli. Il provvedimento introduce infine una riduzione significativa dei controlli in loco, che saranno effettuati secondo il principio del “una volta sola”, evitando che un’azienda agricola sia sottoposta a più ispezioni ufficiali nello stesso anno.
Il commento
“Il Parlamento europeo manda oggi un segnale politico chiaro: gli agricoltori hanno bisogno di regole più semplici, certezze operative e sostegni concreti. Questo provvedimento va nella giusta direzione perché rafforza la Pac senza indebolire gli obiettivi ambientali”, ha esordito Herbert Dorfmann (PPE), coordinatore del gruppo PPE in Commissione Agricoltura
“Ridurre gli oneri amministrativi, rafforzare il sostegno alle aziende più piccole e garantire regole chiare è essenziale per mantenere competitiva l’agricoltura europea”, ha aggiunto Dorfmann. “La semplificazione è una condizione necessaria per permettere agli agricoltori di concentrarsi sul loro lavoro e sugli investimenti, senza rinunciare agli obiettivi ambientali e sociali della Pac”. L’accordo provvisorio dovrà ora essere formalmente approvato dal Consiglio.
Nel frattempo, per la giornata di oggi 18 dicembre 2025, sono previste manifestazioni di protesta degli agricoltori a Bruxelles.
