Alla fine, dopo giorni di grande tensione, sembra esserci una quadra: gli agricoltori giunti a Sanremo con i loro trattori, per portare la protesta direttamente al Festival della canzone italiana (dopo l’apertura alla loro causa fatta da Amadeus qualche giorno fa), non saliranno sul palco. Troppo forti le pressioni politiche ricevute dalla Rai che, al posto del discorso diretto degli agricoltori, consegnerà al conduttore un comunicato condiviso da far leggere durante lo svolgimento della quarta serata, quella dei duetti, proprio oggi.

A Sanremo, oltre alla delegazione di Melegnano, sono giunti i trattori di Riscatto Agricolo dei territori di Bergamo, Brescia e Cagliari, unitamente a una delegazioni di trattori giunti dal Basso Piemonte, dalla zona di Mondovì, in provincia di Cuneo. Qualche decina i trattori, attualmente parcheggiati nella zona del Mercato dei fiori, nella periferia della cittadina ligure.

“Il comunicato che sarà letto questa sera sul palco del Teatro Ariston durante il Festival è stato condiviso e sottoscritto con il Comitato Riscatto Agricolo di Melegnano (Milano)”, esordisce una nota della Rai. Il comunicato condiviso che verrà letto da Amadeus “porterà alla conoscenza del grande pubblico i problemi, le difficoltà, le richieste che provengono dal mondo agricolo”.

A pochi mesi dall’avvio della campagna elettorale che precederà le elezioni europee di giugno, la scelta della Rai è stata fatta “nell’impossibilità di ospitare alcuni rappresentanti sul palco”, anche a causa della grande confusione e dei molteplici papabili interlocutori con cui l’ufficio stampa della televisione pubblica si è dovuto interfacciare in questi giorni concitati.

E i toni battaglieri dei protestanti pare stiano calando d’intensità, consci del fatto che, gradualmente, alcune delle loro richieste sono state accolte. Nel frattempo, infatti, mentre continuano a confluire trattori da tutto il Centro e Sud Italia verso i sobborghi di Roma (dove la prima grande manifestazione prevista per oggi è stata annullata), Palazzo Chigi ha annunciato la convocazione delle principali sigle agricole italiane: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Fedagripesca. Ma va ricordato che, almeno inizialmente, le proteste dei trattori erano rivolte anche alle lacune di rappresentanza messe in evidenza da tutto il comparto associativo di settore.

In base a quanto riportato dall’Adnkronos, la riunione è stata fissata alle 14.30. Oltre alla partecipazione di diversi ministri, tra cui spicca quello dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, prenderà parte anche la premier Giorgia Meloni, a testimonianza di quanto la partita sui trattori stia diventando delicata. Al centro, ovviamente, le proposte per il rilancio del settore in questo complicatissimo momento (sul tavolo il ritorno del taglio Irpef sui terreni agricoli). Non si esclude nei prossimi giorni l’incontro con una delegazione di Riscatto Agricolo.

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