Senza paura. Al di là dei dazi americani e dell’incertezza globale. Il comparto del vino, perla dell’agroalimentare italiano riconosciuta in tutto il mondo, è al centro del nuovo pacchetto di finanziamenti che il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) ha destinato all’export sui mercati esteri.

Per l’esportazione verso paesi terzi, in una nota il Masaf ha annunciato di aver messo a disposizione del settore risorse per un totale di 98.027.879 euro, di cui oltre 22,5 milioni destinati al bando nazionale. Come indicato, le restanti somme saranno assegnate attraverso bandi regionali e multiregionali. La misura, che finanzia attività di promozione e informazione nei mercati esterni all’Unione europea, si conferma uno strumento strategico per rafforzare la presenza del vino italiano nel mondo, che già nel 2024 ha superato gli 8,5 miliardi di euro in esportazioni.

Vino, nuovi stanziamenti per l’export. Il commento di Lollobrigida

“Se oggi è ancora possibile promuovere il vino – ha dichiarato il Ministro Francesco Lollobrigida – è grazie a Nazioni come l’Italia, che si sono battute per non demonizzarlo. Il vino non è un nemico: fa parte della nostra cultura da millenni. È l’abuso a nuocere, non il consumo consapevole. Questa misura è fondamentale per sostenere le imprese del settore e migliorare i risultati – già significativi – raggiunti nel 2024”.

Il nuovo avviso introduce importanti novità. Per la prima volta, tutto il procedimento — dalla configurazione della campagna alla valutazione dei progetti — sarà gestito tramite una piattaforma digitale, semplificando l’accesso per gli operatori. È stato inoltre introdotto un tariffario per cinque mercati strategici (Stati Uniti, Cina, Canada, Svizzera e Regno Unito), eliminando l’obbligo di presentare tre preventivi da fornitori esteri. Inoltre, nuove regole di flessibilità operativa permettono di adattare le attività promozionali alle specificità di ogni mercato, anche in presenza di monopoli di Stato, riducendo gli oneri burocratici e rispondendo meglio alle esigenze del settore vitivinicolo.

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