“Siamo qui per confermare la nostra completa vicinanza a questo settore nella logica di un allevamento sempre più sostenibile”. Ha esordito così il ministro Francesco Lollobrigida nel suo intervento alla 95esima edizione della Fiera agricola e di zootecnia di Montichiari, nel bresciano. Un settore che, nonostante l’agognato stop da parte dell’UE alla norma sulle emissioni industriali che poteva rappresentare un macigno, continua a navigare in mari tempestosi. Per il comparto, il Masaf ha ovviamente previsto numerosi stanziamenti nella bozza di Legge di Bilancio 2024, al centro del dibattito dell’esecutivo in queste concitate settimane.

Zootecnia, il futuro passa anche dalla Legge di Bilancio

“Qui ho l’occasione – ha aggiunto il ministro durante il suo intervento alla Fiera di Montichiari – di fare quello che mi piace di più, stringere le mani. Perché una mano ti racconta il carattere e la storia delle persone in modo più diretto di qualsiasi dialogo. E qui stringo mani che raccontano valori, tradizioni, passioni e lavoro. Bisogna garantire agli imprenditori la presenza, anche fisica, e garantire loro ascolto e tutela, in Italia ma soprattutto nelle sedi extranazionali, rispetto a una passione e ad una vocazione che continuano a portare avanti con grandissimi sacrifici”.

Ci sono numeri importanti per il comparto rispetto a quello che è lo stanziamento complessivo in manovra. Ribadiremo le misure che nello scorso anno abbiamo sviluppato e ne implementeremo alcune, in particolare rispetto all’innovazione. La possibilità di avere un mondo sempre più moderno di allevamento e agricoltura garantisce maggiore produzione, maggiore qualità e maggior reddito e diminuisce ovviamente l’impatto ambientale”.

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“Io credo che immaginare un mondo senza animali – ha proseguito il ministro – senza piante, senza colture, senza allevamento, senza agricoltura è terrorizzante per le nuove generazioni. I piccoli uomini e donne cresceranno in un modo anche conforme a quello che hanno ricevuto da bambini in termini formativi. Allora, è essenziale che sappiano in che mondo vivono, che cosa devono proteggere e siano a conoscenza che l’eredità che riceveranno è il frutto del lavoro di chi ha contrastato un modello che cancellasse tutto quello che per millenni abbiamo amato”.

“Vogliamo approvare la Legge che vieta la carne coltivata nella libertà e nella possibilità di un Parlamento che rappresenti la volontà di un popolo di decidere se questa Nazione si debba aprire alla cancellazione del sistema agricolo e dell’allevamento o alla sua valorizzazione. Noi abbiamo scelto di valorizzarlo”, ha concluso il Ministro.

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