Carraro, nel primo semestre prosegue il calo annunciato. Fatturato a 352.8 mln €
Mentre l'EBITDA tocca quota 30 mln € la marginalità si attesta sull'8.5%. Focus su efficienza e contenimento costi. Ecco i risultati

Un inizio d’anno all’insegna della continuità con il 2024, sullo sfondo di un contesto geopolitico globale estremamente complicato, tra guerre, dazi e inflazione. È questo, in sintesi, l’avvio del 2025 per il gruppo Carraro che, come annunciato sul finire dello scorso anno, ha messo a segno risultati in linea con le previsioni. Nel primo semestre del 2025, infatti, il gruppo specializzato in trasmissioni, assali e trattori ha chiuso con un fatturato consolidato pari a 352,8 milioni di Euro, in calo dell’11,2% rispetto ai 397,1 milioni di Euro registrati nello stesso periodo del 2024.
A pesare, come sottolineato in una nota, il contesto di crescente incertezza geopolitica, la prosecuzione dei conflitti in diverse aree del mondo e l’inasprimento delle politiche doganali statunitensi hanno generato instabilità, incidendo negativamente sulle strategie di approvvigionamento dei principali produttori globali di macchine agricole e movimento terra.
Carraro, il terremoto dei dazi USA
La recente introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti sta generando impatti diretti e indiretti sull’economia globale e sulle attività aziendali. In particolare, si osserva un aumento dei costi di importazione per le imprese che operano sul mercato statunitense, con potenziali effetti sulla competitività rispetto agli operatori locali.
“Nel primo semestre del 2025, in linea con la tendenza registrata nell’ultima parte del 2024, è proseguita la fase congiunturale del nostro mercato di riferimento. Avendo previsto questo andamento abbiamo agito in anticipo cercando di limitare l’impatto sulla marginalità – commenta Enrico Carraro, Presidente del Gruppo – Per la seconda parte dell’esercizio, i primi segnali di ripresa che si registrano in alcuni mercati ci rendono cautamente ottimisti seppur in un contesto macroeconomico e geopolitico caratterizzato da incertezza”.
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L’andamento a livello globale
A livello geografico, l’importante incremento delle vendite in India (+8,7%) ha solo parzialmente compensato il rallentamento nei mercati occidentali (Nord America ed Europa) e in Cina, dove si registra un calo del 21,5% del fatturato. Mentre la Germania, storico mercato del Gruppo, vede una contrazione del 20,5%. L’EBITDA di Gruppo si attesta a 30 milioni di Euro (8,5% sul fatturato), in calo del 31,1% rispetto ai 43,6 milioni di Euro (11% sul fatturato) del primo semestre 2024.
Nonostante il rallentamento, il Gruppo Carraro ha continuato a investire per l’efficienza degli stabilimenti, seppur in misura ridotta rispetto all’anno precedente (11,5 milioni di Euro contro 19,9 milioni di Euro nel 2024), a sostegno degli obiettivi di breve e medio termine.
Prosegue con determinazione l’impegno del Gruppo nelle attività di Ricerca e Sviluppo, con un focus costante sull’innovazione nei sistemi di trasmissione e sui trattori specializzati destinati ai mercati a più alto potenziale. Nel primo semestre 2025 l’impegno finanziario in R&D, sia di prodotto che di processo, ha rappresentato circa il 3,8% del fatturato, in linea con il 3,5% registrato a giugno 2024 e con le previsioni aziendali. Anche nella prima parte del 2025 si conferma la forte attenzione ingegneristica verso l’omologazione di nuovi fornitori, processi e materiali, con l’obiettivo di