Aumento vertiginoso dei costi di produzione a causa del rincaro di energia e materie prime; peste suina africana che dilaga nelle zone appenniniche, mettendo a rischio gli allevamenti locali; emergenza fauna selvatica, in alcune zone totalmente fuori controllo. É per protestare contro il peggioramento di queste tre gravi problematiche che gli addetti del settore primario del Centro Italia scenderanno in piazza, sotto la sigla “Cia-Agricoltori Italiani“. Lo faranno a Venturina Terme, provincia di Livorno, mercoledì 20 aprile alle 10:30, andando in strada con bandiere, trattori e mezzi agricoli, per far sentire la loro voce contro una situazione che diventa di settimana in settimana sempre più critica, anche a causa delle conseguenze nefaste che lo scoppio della guerra in Ucraina ha avuto sui mercati agricoli.

CIA-Agricoltori Italiani si mobilita ancora

Dunque in centinaia dalle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana e Umbria raggiungeranno la località per prendere parte al corteo da Via della Fiera al piazzale antistante il Centro Fiere S.E.FI. Come sottolineato da CIA-Agricoltori Italiani non si arresta, infatti, la pressione che, da mesi, si sta abbattendo sull’economia delle imprese agricole. La tensione geopolitica internazionale ha acuito la difficolta a uscire dalla crisi, spinta da caro energia e carburante. Inoltre, l’aumento del 300% sui concimi, i rincari sui fertilizzanti del 170%, oltre al raddoppio su mangimi, ha reso la produzione insostenbile, portando il settore agricolo e allevatoriale allo stato attuale di precarieta, agevolata dalle speculazioni sui mercati.

Anche per il Centro Italia resta invariata, poi, l’annosa emergenza fauna selvatica cui si è aggiunta la preoccupazione per la peste suina. Motivo, pure questo, per rilanciare appelli sul tema attraverso la manifestazione di Venturina. Ripetuto da Cia-Agricoltori Italiani su tutto il territorio nazionale, serve una riforma radicale della legge 157 del 1992. Una normativa troppo datata per riuscire ad affrontare un problema ormai fuori controllo con +111% di cinghiali in circolazione, oltre 200 milioni di danni all’agricoltura e 469 incidenti, anche mortali negli ultimi quattro anni, e lo spretto della peste suina che mesi ha fatto registrare casi allarmanti in Liguria e Piemonte. “L’agricoltura non si può fermare” ripete, quindi, Cia che con la terza mobilitazione in tre mesi chiede che si tuteli un settore estremamente strategico per il Paese.

La locandina con cui CIA-Agricoltori Italiani ha promosso l’evento di mercoledì 20 aprile

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