Coldiretti e Intesa Sanpaolo sono entrate nel vivo dell’importante accordo che hanno siglato qualche giorno fa, dedicato allo sviluppo del settore primario e al potenziamento del Made in Italy. L’illustrazione del programma e della finalità della collaborazione sono avvenute nel corso del convegno che si è svolto giovedì 9 giugno presso la Sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi, a Roma. I contenuti dell’accordo sono stati illustrati da Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo e Raffele Borriello, Capo Area Legislativa e Relazioni Istituzionali di Coldiretti, alla presenza delle figure manageriali delle due realtà.

Tra le principali finalità rientrano le azioni volte a favorire l’accesso delle imprese agricole ai bandi del PNRR (sia quelli già istituiti che quelli in essere) grazie all’apporto di know-how e strumenti digitali innovativi, in grado anche di ottimizzare gli effetti dell’intervento pubblico all’interno dei modelli più innovativi di agricoltura, anche 4.0. Tra le finalità dell’accordo anche la valorizzazione delle filiere produttive attraverso il Programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo, che ha l’obiettivo di valutare le piccole e medie imprese valorizzandone il posizionamento strategico all’interno delle catene di fornitura e sostenendole.

Potrebbe interessarti

Coldiretti-Intesa Sanpaolo, al centro i progetti sostenibili per l’attuazione del PNRR

Le aree di intervento dell’accordo riguardano tutte le misure attraverso cui attuare il programma delineato dal PNRR a sostegno dell’Agrosistema italiano e che prevede importanti stanziamenti con misure a titolarità del Mipaaf, Mite, Mise, Mibac e Min. Turismo, a partire dai primi bandi relativi ai “Parco agrisolare” e all’“Innovazione e meccanizzazione”, ma anche gli interventi per una migliore gestione delle risorse idriche, per lo sviluppo della logistica e della capacità di stoccaggio e soprattutto per i contratti di filiera.

Nello specifico il primo bando mira a favorire l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso la diffusione dell’istallazione di pannelli solari senza consumo del suolo, migliorando la competitività delle aziende agricole. Il secondo prevede di incrementare la sostenibilità di produzione e sicurezza alimentare, introdurre tecniche di agricoltura e di fertilizzazione di precisione, aumentare produttività e competitività delle filiere, a partire dall’ Ammodernamento dei frantoi oleari.

Potrebbe interessarti

Il ruolo dei contratti dei filiera

I contratti di filiera, invece, partendo dalla produzione agricola, si sviluppano nei diversi segmenti della filiera agroalimentare con un contributo dello Stato concesso per diverse tipologie di investimenti dalla zootecnia al vino, dal grano alla frutta secca, dall’olio all’ortofrutta fino ai fiori. A supporto dell’imprese agricole associate a Coldiretti, Intesa Sanpaolo individuerà le migliori soluzioni per facilitare l’accesso alle iniziative di sostegno pubblico, in particolare per ottenere l’anticipazione dei contributi a fondo perduto e richiedere impegni di firma per abilitare l’inoltro della richiesta di anticipazione del contributo a fondo perduto al Ministero. Inoltre, laddove il contributo pubblico non dovesse coprire l’intero ammontare dell’investimento, la banca affiancherà le aziende con finanziamenti la cui durata potrà arrivare fino a 30 anni ed importo fino al 100% della spesa, anche con garanzia sussidiaria Ismea e Green di Sace.

Oltre al supporto ai bandi, Intesa Sanpaolo mette a disposizione gratuitamente delle imprese “Incent now” la piattaforma digitale, frutto della collaborazione con Deloitte, che permette di avere informazioni relative alle misure e ai bandi resi pubblici da enti istituzionali nazionali ed europei nell’ambito della pianificazione del PNRR. Le aziende avranno la possibilità di individuare rapidamente le migliori opportunità sulla base del proprio profilo e raccogliere le informazioni utili per presentare i propri progetti di investimento concorrendo all’assegnazione dei fondi pubblici.

Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese di capitale associate anche i finanziamenti S-Loan Agribusiness per favorire gli investimenti in forme di tutela contro i rischi del cambiamento climatico e cogliere le principali opportunità derivanti dall’adozione di modelli di business più sostenibili. E’ previsto un meccanismo di premialità attraverso il riconoscimento di una riduzione del tasso del finanziamento a fronte del raggiungimento di obiettivi di sostenibilità.

In primo piano

Articoli correlati