Un primato senza precedenti, che eleva a nuove vette una delle caratteristiche che da sempre hanno contraddistinto il nostro Paese nel mondo. La Cucina Italiana è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità. A sancirlo il Comitato intergovernativo dell’Unesco, riunitosi per l’occasione a New Delhi, in India. Di fatto è la prima cucina di una nazione ad essere inserita nella sua interezza tra i patrimoni culturali immateriali dell’umanità.

Tra le motivazioni che hanno spinto l’Unesco a riconoscere la cucina italiana come Patrimonio dell’Umanità, si legge in una nota, c’è la naturale tendenza a favorire “l’inclusione sociale, promuovendo il benessere e offrendo un canale per l’apprendimento intergenerazionale permanente, rafforzando i legami, incoraggiando la condivisione e il senso di appartenenza”.

E, con l’ingresso della Cucina italiana all’interno dei patrimoni culturali immateriali, di fatto il nostro Paese è arrivato a detenere il record mondiale di riconoscimenti legati al comparto agro-alimentare sul totale di quelli elargiti alla nostra nazione dall’Unesco. Su un totale di 21 tradizioni entrate nella lista Unesco, ben 9 infatti sono legate a questo comparto. Tradizioni che, giusto per fare un esempio, spaziano dall’arte dei pizzaiuoli napoletani fino ad arrivare alla costruzione dei muretti a secco in agricoltura. E non solo.

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E non poteva non essere entusiasta la reazione del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Oggi l’Italia ha vinto ed è una festa che appartiene a tutti perché parla delle nostre radici, della nostra creatività e della nostra capacità di trasformare la tradizione in valore universale”, ha esordito il ministro.

“Questo riconoscimento celebra la forza della nostra cultura che è identità nazionale, orgoglio e visione. La Cucina Italiana è il racconto di tutti noi, di un popolo che ha custodito i propri saperi e li ha trasformati in eccellenza, generazione dopo generazione. È la festa delle famiglie che tramandano sapori antichi, degli agricoltori che custodiscono la terra, dei produttori che lavorano con passione, dei ristoratori che portano nel mondo il valore autentico dell’Italia. A loro e a chi ha lavorato con dedizione a questa candidatura va il mio più profondo ringraziamento”.

L’ingresso della Cucina Italiana nei Patrimoni Unesco è quindi “motivo di orgoglio ma anche di consapevolezza dell’ulteriore valorizzazione di cui godranno i nostri prodotti, i nostri territori, le nostre filiere. Sarà anche uno strumento in più per contrastare chi cerca di approfittare del valore che tutto il mondo riconosce al Made in Italy e rappresenterà nuove opportunità per creare posti di lavoro, ricchezza sui territori e proseguire nel solco di questa tradizione che l’Unesco ha riconosciuto come patrimonio dell’Umanità”, ha concluso il Ministro Francesco Lollobrigida.

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