Utilizzo del digestato prodotto dagli impianti agricoli e riconversione energetica delle serre, il tutto all’insegna dell’economia circolare. Sono questi i due punti principali degli emendamenti inseriti all’interno del DL Energia, il pacchetto di misure che il Governo sta varando per far fronte al preoccupante rialzo dei prezzi (di gas, elettricità, carburanti e materie prime), che hanno travolto l’economia italiana e che hanno gettato ombre lunghe sulla ripresa e sulle previsioni dell’andamento del pil, anche alla luce del perdurare della crisi Ucraina.

Considerate le reiterate richieste in tal senso, si tratta di emendamenti che non potevano che incontrare il favore di Confagricoltura. Alessandro Bettoni, presidente della Federazione nazionale di Bioeconomia (parte della sigla associativa), ha infatti espresso soddisfazione per gli emendamenti in materia di economia circolare ed efficienza energetica al DL 17/2022 (il cosiddetto DL Energia per l’appunto), approvati nel corso della seduta notturna delle Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive della Camera. Il testo approderà oggi in Aula per la conclusione della prima lettura.

Confagricoltura: il commento sul DL Energia

“Accogliamo con favore le novità in materia di sottoprodotti agroindustriali volte a recuperare integralmente i residui dell’attività agroalimentare nella digestione anaerobica in ambito agricolo e alla loro piena compatibilità con la disciplina sugli usi agronomici del digestato prodotto dagli impianti agricoli – sottolinea Bettoni -. Ciò consentirà ai produttori di allargare le possibilità di approvvigionamento delle strutture e di produrre più energia verde. Si tratta di una richiesta avanzata da Confagricoltura diverso tempo fa, e che finalmente trova una soluzione positiva”.

Particolare apprezzamento viene espresso anche per la previsione di un piano strategico per la riconversione e l’incremento dell’efficienza energetica delle serre, volto ad innovare il sistema produttivo per renderlo più competitivo anche attraverso la riduzione dei costi energetici. Il piano punta soprattutto all’integrazione di impianti green, in particolare fotovoltaici, all’ulteriore sviluppo del riscaldamento da biomasse e da altri fonti rinnovabili, con l’obiettivo di trasformare le serre da strutture di consumo di energia a strutture di produzione e condivisione della stessa. Il tutto in una logica di innovazione e sostenibilità, propria della bioeconomia.

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