Non solo un anno denso di novità di prodotto: il 2022, per Faresin, ha rappresentato anche un’ottima annata finanziaria, caratterizzata da una crescita corposa del fatturato e dei livelli produttivi rispetto ai già ottimi valori del 2021. E questo nonostante l’esercizio 2022 sia stato caratterizzato da un contesto economico molto complesso dove la combinazione tra strascichi pandemici e scoppio del conflitto in Ucraina ha generato un aumento vertiginoso del prezzo dell’energia e delle materie prime. A cui però, va detto, si è affiancato anche un altrettanto sostanzioso aumento dell’inflazione e, di conseguenza, dei prezzi dei prodotti sul mercato.

“Anche quest’anno – ha esordito il presidente Sante Faresin – chiudiamo l’esercizio con un risultato fortemente positivo segnando un più 14% sul fatturato ed una crescita dell’utile netto pari al 9.5%. Il 2022 è stato un anno di consolidamento strategico spinto dalla crescita costante della domanda per i nostri prodotti ed i nostri servizi che ci conferma le grandi potenzialità dell’azienda”. L’andamento economico di Faresin è stato presentato dal top management aziendale nell’elegante Sala Palladio di Palazzo Bonin Longare, sede di Confindustria Vicenza.

Potrebbe interessarti

Faresin, il punto all’Annual Report 2022

Un appuntamento diventato ormai consuetudine, in cui l’azienda breganzese presenta alla comunità finanziaria l’andamento della gestione dell’esercizio appena concluso. In questo contesto economico l’azienda ha comunque presentato, due importanti novità di prodotto: Il nuovo sollevatore Big Range 17.45 Full Electric ed il Carro Miscelatore a 3 coclee Leader PF3 Plus Ecotronic. Macchine che hanno ribadito la leadership del brand nei settori di riferimento e che sono state progettate per creare sostenibilità strutturale attraverso la costante riduzione dei consumi e la massimizzazione dell’efficienza operativa.

Lato risorse umane, durante l’esercizio 2022, sono state promosse numerose iniziative per promuovere il benessere dei dipendenti come l’erogazione di circa 400.000 euro complessivi in bonus welfare e la rimodulazione dell’orario del lavoro, per migliorare il bilanciamento tra vita lavorativa e tempo libero. Grandi risorse sono state inoltre investite per la crescita delle competenze individuali, con la creazione della nuova Faresin Soft Skill Academy fo High Potentials.

“La nostra visione di sostenibilità tocca tutte le aree del nostro business e sta trasformando Faresin Industries in un’azienda etica che – grazie ai suoi prodotti ed al suo modo di fare industria – crea valore e migliora la qualità della vita di tutti coloro che sono toccati dalla nostra attività: dipendenti, territorio e clienti ovunque nel mondo” aggiunge la Vice Presidente Silvia Faresin.

Verso la sostenibilità e oltre

Novità assoluta di quest’anno è stata la pubblicazione, contestuale all’Annual Report, di alcuni importanti indici di sostenibilità, elaborati con il supporto del Team Sustainability di PWC sulla base dei Global Reporting Initiative Standards, il massimo riferimento internazionale in tema di sostenibilità. Un’attività propedeutica alla redazione del Bilancio di Sostenibilità previsto per l’esercizio 2023.

“L’inizio del percorso per la redazione del bilancio di sostenibilità cade in un anno speciale, in cui Faresin Industries compie i suoi primi 50 anni. Questo nuovo importantissimo passo verso il futuro infatti ci aiuterà a trasformare la nostra visione in una roadmap verso la sostenibilità integrata, che vogliamo costantemente migliorare e misurare grazie al confronto con il mondo economico e con la società più in generale” conclude Giulia Faresin, Operations Manager.

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati

Manitou vince il Grand Prix Impact Entreprise 2024

Tra le motivazioni della giuria hanno giocato un ruolo cruciale il sostegno a lungo termine agli istituti scolastici della regione e i rapporti con le associazioni di beneficenza instaurati dal costruttore francese. Ma non solo