Fissore, la neve non fa paura

Fissore ha una gamma di attrezzature che spazia dagli scavafossi fino agli spandiconcime di precisione. Passando per sarchiatrici interfilari, spargisale e attrezzature “border line” come le lame spazzaneve. Con una gamma composta, a sua volta, da ulteriori due linee: lame frontali e lame posteriori. Con quelle frontali che spaziano da 2.000 a 4.000 mm di larghezza e sono progettate per diversi livelli di potenza fino ad arrivare a 200 CV. Quelle posteriori, invece, vanno da 2.500 a 3.300 mm e prevedono un accoppiamento con trattori che possono arrivare fino a 150 CV. Una concezione completamente differente che tiene conto sia del diverso utilizzo, sia delle sollecitazioni indotte nelle operazioni di sgombero neve.

La “ricetta costruttiva” di Fissore

La ricerca qualitativa del costruttore affonda radici profonde nel tempo legate, in primis, alle macchine scavafossi. Attrezzature soggette a usure e sollecitazioni elevate e sulla cui qualità costruttiva la Fissore ha fatto scuola. La qualità è quindi alla base della “ricetta costruttiva” del marchio ed è traslata in modo del tutto naturale anche nella Linea Neve.

La capacità di ascolto e personalizzazione rientrano nel DNA aziendale e si ritrovano anche in attrezzature così particolari come le lame da neve. La progettazione dei dettagli tiene infatti conto sia della sicurezza in fase di lavoro, sia dei diversi livelli di allestimento. Le dotazioni idrauliche, così come gli accorgimenti per operare in sicurezza in caso si incontrino degli ostacoli e la concezione strutturale di tutto il corpo lama sono pensate per poter operare in condizioni gravose.

Polivalenti anteriori o posteriori

Anteriori o posteriori, le lame da neve della Fissore sono pensate per essere polifunzionali. Chi le utilizza installate sui veicoli industriali non ha ovviamente questa necessità. Ma ha, per contro, la garanzia di una struttura estremamente robusta.  Chi invece le utilizza installate su un trattore potrebbe volerle impiegare anche in altri contesti applicativi. Soprattutto quelle posteriori. La struttura di questi modelli presenta infatti dei fermi meccanici che ne consentono l’uso per lo spianamento del terreno o per la stesa degli insilati. E’ possibile avere l’attacco sia per il sollevatore posteriore che per quello anteriore permettendo quindi un impiego dove l’utilizzatore può lavorare liberamente. Ci sono infatti situazioni operative in cui la differenza, da un punto di vista pratico, è sostanziale.