Dopo la pubblicazione delle misure a favore dell’acquisto di nuovi macchinari agricoli, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) è tornato a puntare i riflettori sulle iniziative previste a supporto dei giovani che intendono lavorare e investire nel settore primario. Nello specifico la misura si chiama “Generazione Terra” ed è dedicata all’acquisto di terreni agricoli da parte di start up e imprese attive già da due anni nel comparto. La misura finanzia fino al 100% per un massimo di 1,5 milioni di euro il prezzo di acquisto dei terreni da parte di giovani già insediati o che intendono insediarsi in agricoltura.

Il Masaf si schiera a fianco dei giovani

A gestirla sarà, come di consueto, l’Ismea. In base ai dati rilasciati dalla Coldiretti, sono già 55mila le imprese agricole gestite da under 35 che hanno scelto, a fine 2022, di investire il proprio futuro in agricoltura. Come ripreso anche da CIA-Agricoltori Italiani, tra le tante novità, rispetto alle passate edizioni, Generazione Terra prevede distinti massimali di intervento finanziario e agevolazioni a seconda che il giovane sia già imprenditore agricolo ovvero startupper con esperienza o con titolo.

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La durata del finanziamento arriva fino a trenta anni, con possibilità di scegliere tra tasso fisso o variabile, revisionabile nel corso dell’ammortamento, in base al profilo di rischio del richiedente. Per gli startupper, Generazione Terra riserva anche un premio di primo insediamento nella misura massima di 70 mila euro utilizzabile, nei primi cinque anni, per abbattere fino al 70% l’importo delle rate di ammortamento.

Il funzionamento

Al pari degli imprenditori già attivi, anche gli startupper – grazie alla novità introdotta dal Governo Meloni in legge di bilancio (art. 1, comma 110) – potranno, nell’ambito di Generazione Terra, usufruire delle agevolazioni fiscali della piccola proprietà contadina (imposta di registro e ipotecaria in misura fissa e imposta catastale all’1%) impegnandosi nell’atto di trasferimento a conseguire, entro il termine di ventiquattro mesi, l’iscrizione nell’apposita gestione previdenziale e assistenziale prevista per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali.

Per le operazioni fondiarie di Ismea, si tratta di un’importante semplificazione per essere vicino alle nuove generazioni nell’avvio di una iniziativa imprenditoriale in agricoltura. Notevoli i traguardi raggiunti negli ultimi anni: le giovani imprese agricole spiccano per estensione e soprattutto per il salto di qualità compiuto in termini di digitalizzazione, innovazione e professionalità ed hanno infatti una estensione media di 18,3 ettari a fronte della media nazionale di 10,7 ettari, ha sottolineato la Coldiretti.

“Con la misura ‘Generazione Terra’ di Ismea si dà la possibilità ai giovani che hanno idee, voglia e passione di sviluppare progetti per l’agricoltura, dotandoli di risorse finanziarie ed economiche che permettono l’acquisto e l’utilizzo dei terreni. Le novità, che sottolineo essere virtuose, consistono nel rivolgere lo sguardo non solo all’economicità di oggi, ma soprattutto alla sostenibilità anche di progetti per il futuro”, così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lolllobrigida.

“Negli ultimi anni, le operazioni fondiarie di Ismea hanno permesso la creazione di oltre 740 imprese agricole a conduzione giovanile, per complessivi 27 mila ettari e 473 milioni di euro di importo finanziato -ha commentato Il direttore generale Ismea Maria Chiara Zaganelli-. Con Generazione Terra, vogliamo continuare a sostenere la nuova imprenditorialità in agricoltura ma anche la crescita dimensionale delle imprese già attive. Puntiamo alle competenze dei giovani per garantire innovazione e competitività al settore e favorire l’agricoltura anche nelle aree a maggiore rischio di abbandono”.

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