Il produttore francese Manitou, specializzato nei segmenti della movimentazione terra e delle soluzioni per le aziende agricole, ha pubblicato i dati relativi al primo semestre del 2021. Sei mesi che hanno superato ogni più rosea aspettativa facendo toccare al fatturato, e soprattutto al portafoglio ordini, numeri importanti, in decisa controtendenza con l’anno della pandemia.

Stando a quanto riportato nel documento finanziario, il fatturato netto registrato dal Gruppo Manitou nel primo semestre del 2021 è di 970 milioni di euro, in crescita del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 30% a parità di condizioni (quindi con lo stesso tasso di cambio e senza acquisizioni né vendite da parte del Gruppo). La raccolta di ordini di attrezzature ammonta a 858 milioni di euro: nel secondo semestre del 2020 il valore totale ammontava a “soli” 180 milioni di euro. Il portafoglio ordini ha sfiorato la cifra di 1788 milioni di euro.

L’utile operativo di Manitou ricorrente al primo semestre è di 85,0 milioni di euro (8,8%) rispetto ai 30,1 milioni di euro (3,9%) del 2020. L’EBITDA si è attestato sui 110 milioni di euro (11,3%) contro 48 milioni di euro (6,3%) del 2020. L’eccedenza di liquidità ammonta a 15 milioni di euro rispetto al debito. Le previsioni di crescita sono ottimistiche: quella annuale del reddito operativo ricorrente è di 130 punti base rispetto al 2020.

Gruppo Manitou, i risultati oltre le aspettative. Il commento

Michel Denis, amministratore delegato del Gruppo Manitou, ha dichiarato: “In un contesto di forte ripresa dell’attività, abbiamo chiuso il primo semestre con un livello di performance superiore ai nostri obiettivi e una profondità del portafoglio ordini mai sperimentata prima. Questo dinamismo è stato registrato in tutti i mercati e in tutte le aree geografiche, caratterizzato da un’accelerazione storica degli ordini, da una fatturazione elevata e da un backlog eccezionale a fine giugno di 1,8 miliardi di euro. Per soddisfare le elevate richieste dei nostri clienti, tutti i team sono stati mobilitati”.

“I ritmi di produzione – ha proseguito poi l’AD di Manitou – sono progressivamente aumentati, nonostante le forti tensioni della catena di approvvigionamento. Nel primo semestre, abbiamo una sequenza di vendite nette elevata, con prezzi d’acquisto solo leggermente influenzati dagli aumenti di prezzo annunciati e costi operativi sotto controllo, con un picco del risultato operativo ricorrente dell’8,8% delle vendite nette, cioè 85 milioni di euro, tanto quanto per l’intero anno 2020, una performance molto buona rafforzata da una posizione di cassa positiva a fine giugno”.

Le previsioni per il biennio 2021-2022

“Per il resto dell’anno – ha concluso Denis – le nostre vendite dovrebbero essere più forti di quanto previsto inizialmente, ma inferiori alla domanda dei nostri clienti. Inoltre, l’aumento dei prezzi delle materie prime sarà mitigato, mentre gli adeguamenti dei prezzi di vendita daranno i loro frutti solo alla fine dell’anno e nella prima metà del 2022”.

“Questa configurazione avrà una sostanziale compressione del margine nella seconda metà del 2021. Questa sequenza ci permetterà di ottenere un forte miglioramento della nostra performance nel 2021 rispetto al 2020, e ci porta dunque ad aggiornare la nostra previsione di crescita dei ricavi per l’anno di circa il 20% rispetto al 2020 (quando, in precedenza, era di poco più del 15%)”.

I singoli segmenti

La divisione Prodotti (raggruppamento delle ex divisioni MHA e CEP) ha realizzato un fatturato di 802,8 milioni di euro, in aumento del 29,5% su 6 mesi rispetto a una base 2020 fortemente influenzata dalla crisi di Covid 19 (+ 32% a tassi di cambio e perimetro costanti). Il suo fatturato è aumentato in tutte le aree geografiche, e più in particolare nelle aree del Nord Europa e APAM, in tutti i suoi mercati (edilizia, agricoltura, industrie). La divisione ha finalizzato l’implementazione della nuova organizzazione e ha compiuto notevoli sforzi per aumentare i tassi di produzione. È stato lanciato un importante rinnovamento della sua gamma di attrezzature per l’edilizia.

Il risultato operativo ricorrente della divisione Prodotto è aumentato di 54,4 milioni di euro (+ 418,1%) per raggiungere 67,4 milioni di euro (8,4% del fatturato) rispetto ai 13,0 milioni di euro del primo semestre 2020 (2,1% del fatturato). Con un fatturato di 167 milioni di euro, la divisione Servizi & Soluzioni (S&S) ha registrato un aumento del 17,6% su 6 mesi (+ 19% a cambi e perimetro costanti).

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