Dall’estremo nord di John O’ Groats, paesino di trecento anime in Scozia, alla propaggine meridionale di Land’s End in Cornovaglia, ovvero il punto più occidentale di tutto il Regno Unito: sarà un viaggio epico quello che Pete Burdass intraprenderà per la raccolta fondi della associazione benefica che ha fondato, la ‘Motor Neurone Disease Association’, dedicata alla ricerca sulle malattie neurodegenerative. Una lunga epopea, attraverso le lande della Gran Bretagna, che Burdass, originario di Wick, intende portare a termine con un trattore d’epoca. Un Massey Ferguson per la precisione.

Esatto, avete letto bene: quasi 2.000 km alla guida di un rampante Massey Ferguson TED20 del 1949, restaurato per l’occasione proprio da Burdass (e soprannominato affettuosamente ‘Fergie’), grande appassionato di mezzi agricoli, meglio ancora se con tanti anni di onorato servizio sulle spalle. L’impresa è di quelle titaniche, quasi folle se si prendono in considerazione la distanza e il meteo ballerino del Regno Unito. Ma la forza di volontà di Burdass è ferrea: in gioco ci sono i fondi per la ricerca sulla malattia dei motoneuroni, una patologia rara e per certi aspetti ancora poco conosciuta, la stessa che colpì e portò via sua madre.

Un Massey Ferguson per la gloria

“Se non lo faccio ora, non lo farò mai”, ha commentato Burdass. “Tra una settimana compio 52 anni. Un’impresa del genere non era mai stata tantata prima con un Massey Ferguson così vecchio alimentato a benzina e paraffina, quindi sarà davvero spettacolare raggiungere un simile traguardo”. Il mezzo è stato acquistato tre anni fa: era messo talmente male, tra ruggine e perdite di olio, da costringere Burdass (che è ingegnere agrario) a smontarlo completamente e riassemblarlo da zero. Il viaggio dal nord della Scozia dovrebbe partire il prossimo 4 giugno. L’intento – forse troppo ottimistico – è di completarlo in poco più di 12 giorni. I cittadini hanno risposto positivamente: già ora sono state raccolte più di 13mila sterline.

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