La PAC relativa all’anno 2023 è entrata nel vivo: in una nota il Masaf ha annunciato l’avvio delle procedure di pagamento degli anticipi, per un valore complessivo che si aggira intorno ai 2.4 mld €. Il provvedimento del ministero ha attinto dalla dotazione finanziaria della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 già dal primo anno dalla sua implementazione. Nello specifico, questi anticipi saranno ripartiti tra pagamenti diretti (1.7 mld €) e circa 700 mln € per lo sviluppo rurale. La gestione degli anticipi è stata affidata all’azienda statale Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura). Gli anticipi, erogati a un totale di 722.000 beneficiari, avranno l’obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori e rilanciare gli investimenti nel settore agricolo, permettendo al comparto di ripartire con nuova linfa, una ritrovata energia e il sostegno economico di cui necessita.

“Oggi immettiamo liquidità per 722.000 aziende con 2,4 miliardi e contiamo, entro il 30 giugno, di poter arrivare a 7 miliardi. Diamo la possibilità ai nostri agricoltori non solo di resistere ma di programmare il lavoro e continuare a produrre e garantire alle persone buon cibo e un’alimentazione sana”. Questo il commento del ministro Francesco Lollobrigida, che proprio oggi è intervenuto alla conferenza stampa al Masaf sugli anticipi dei pagamenti Pac. “Grazie al direttore dell’Agea Fabio Vitale, che ha efficientato la macchina, oggi riusciamo a raggiungere un risultato importante. Per la prima volta assicuriamo alle nostre imprese agricole liquidità, specie in un momento di difficoltà come questo che stiamo vivendo”.

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PAC 2023, ecco quando e come saranno suddivisi i pagamenti

Agea in qualità di Organismo Pagatore procederà al versamento di circa 1 miliardo e 450 milioni di euro di anticipi, secondo la seguente suddivisione temporale:

  • Anticipi Pagamenti Diretti (16 ottobre – 30 novembre): circa 1 miliardo di euro per 426.000 domande;
  • Anticipi Sviluppo Rurale (16 ottobre – 30 novembre): circa 450 milioni di euro per le circa 100.000 richieste arrivate.

A seguire i settori principali che ne beneficeranno:

  • sostegno di base al reddito degli agricoltori, per un maggiore equilibrio tra sostenibilità ambientale e redditività economica;
  • sostegno diretto al reddito agricolo (sui primi 14 ettari per aziende sino a 50 ettari); sostegno ai giovani agricoltori; promozione di pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente (eco-schemi) destinate a tutelare ambiente, biodiversità e benessere degli animali;
  • sostegno accoppiato per determinate tipologie di colture (frumento duro, soia, riso, pomodoro da trasformazione, barbabietola da zucchero, semi oleosi, agrumi, olio di oliva e piante proteiche).
  • aiuti e interventi dello sviluppo rurale per superfici e animali (biologico, integrato e zone svantaggiate).
  • Un quadro d’insieme unico a livello europeo che fa dell’Italia il primo Paese in Europa a erogare gli anticipi per tutti gli interventi previsti dalla nuova Pac a partire dal primo giorno utile.

Il commento

“Attraverso l’avvio dei pagamenti d’anticipo PAC 2023 offriamo tempestivo e continuativo seguito a uno strumento fondamentale per il necessario sviluppo di tutto il settore agro-alimentare, permettendo a tanti operatori del settore di guardare al proprio futuro con maggiore fiducia, sicurezza e serenità. Agea vuole dare risposte trasparenti e puntuali, seguite da azioni concrete per accompagnare gli addetti ai lavori nel percorso di accesso alle misure di sostegno assegnate all’Italia dall’Unione Europea”, ha sottolineato il Direttore dell’Agea Fabio Vitale nel corso della conferenza stampa.

“Le risorse che interesseranno il settore nell’arco temporale 2023-2027 consentiranno di affrontare, in maniera sistemica, sfide importanti relative a interventi che riguarderanno transizione ecologica e digitale, equità, competitività e diversificazione, capitoli questi che verranno affrontati secondo una programmazione capace di intercettare le caratteristiche distintive di ogni area di intervento”.

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