Una Formula 1 trattoristica: detta così suona un po’ come la fantasia di un folle. Ma è pura e semplice realtà. E, a giudicare dall’eco mediatica che ha ricevuto, non devono essere state poche le mascelle a cascare durante la sua presentazione all’ultima edizione della fiera dell’agromeccanica serba. Stiamo parlando di un progetto made in Bielorussia, frutto del reparto R&D della Minsk Tractor Works, la storica azienda produttrice dell’Est Europa, famosa per aver prodotto, tra gli altri, l’intramontabile gamma di trattori Belarus. Mezzi agricoli che anche noi della rivista Trattori abbiamo provato. Apprezzatissimi (e vendutissimi) in tutto il mondo, caratterizzati da robustezza, un comparto elettronico ridotto all’osso e prezzi decisamente competitivi. Ma torniamo a noi.

MTZ 50 Formula 1, quanto l’agromeccanica incontra la velocità

Il protagonista alla fiera serba, dello stand di Minsk Tractor Works, tuttavia, non era un prodotto presente nel catalogo, ma una vera e propria monoposto, costruita con parti di trattore per assomigliare in tutto e per tutto ai bolidi motoristici ammirati in tutto il mondo da milioni di fan. Rappresentativo il nome: MTZ 50 Formula 1, diretto ‘erede’ dell’MTZ 30, modello di trattore specializzato che invece è presente in catalogo e da cui i progettisti hanno preso spunto per la creazione della versione speciale.

Che monta proprio intere componenti, dalla calandra agli pneumatici, passando per parafanghi e prese d’aria (qui il video pubblicato dall’azienda sui social). La Minsk Tractor Works, tra l’altro, qualche anno fa aveva fatto un’operazione simile, assemblando una moto, sempre rigorosamente con componenti di mezzi agricoli.

Una delle ultime versioni dell’MTZ 30 presentate dalla Minsk Tractor Works

Anche se la Minsk Tractor Works ha già precisato che la MTZ 50 Formula 1 sarà utilizzata in futuro solamente come vettura d’esposizione per finalità di promozione e di marketing durante gli eventi dal vivo, il mezzo, comunque, oltre a presentare spoiler posteriori e alettoni, è anche semovente ed è quindi dotato di una motorizzazione propria.

Che è in grado di fargli raggiungere una velocità di quasi 200 km/h. Cosa che effettivamente è avvenuta in un test privato che, stando alle indiscrezioni, avrebbe visto come pilota niente di meno che il leader della Bielorussia Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia dal 1994, contestato internazionalmente per la sua vicinanza a Putin.

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