L’Universale 10 aveva lanciato Same nel mondo del trattore ma non tutti gradivano la conformazione a tre ruote. Anche se ideato lungo e largo, al lavoro in pendenza poteva creare qualche problema di stabilità, e la direzionalità con l’ attrezzo montato non era tra le più precise. Ma i fratelli Cassani avevano già messo in cantiere la sua versione più convenzionale chiamata 4R 10, con evidente riferimento alle 4 ruote e al motore a petrolio da 10 cavalli.

Il 4R 10 era un mezzo compatto molto ben concepito e ben realizzato anche da un punto di vista estetico.

Same, la rivoluzione negli anni ’50

Entrò in produzione nel 1950 mantenendo la meccanica di base (motore e cambio) dell’Universale 10 ma presentandosi moto più compatto, era largo solamente 900 mm. Questo lo rese idoneo ad operare anche nei frutteti e nei vigneti oppure nelle tante fornaci nate in quel periodo per la produzione di laterizi. A richiesta poteva essere dotato di guida reversibile. Al piccolo 4R 10 venne da subito affiancato il più potente e pesante 4R 20M, un mezzo largo un metro e mezzo del peso di una tonnellata e spinto da un bicilindrico da 1.270 cc erogante 20 cavalli.

L’Universale 20M con guida reversibile. Veniva spesso utilizzato negli angusti spazi delle fornaci che producevano laterizi.

La maggior potenza, peso e dimensioni lo resero idoneo anche per lavori più gravosi. Venne sin dall’inizio affiancato dal modello dotato di guida reversibile chiamato Universale 20M, probabilmente il primo trattore della storia con questa conformazione di serie. La gamma Same, incluso il tre ruote, era disponibile con una nutrita serie di attrezzi specifici per accontentare qualsiasi esigenza colturale. Grazie a quell’offerta Same diventò in breve uno dei cinque principali costruttori italiani, ma il bello doveva ancora venire, l’ avvento del Diesel era alle porte.

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