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Passerà alla storia come il primo vincitore nella categoria “Best Utility”. Per l’Europa che conta è l’MF 5713 SL il migliore tra i tuttofare che popolano l’alveare della medio-bassa potenza.

Il cuore pulsante è costituito dal 4 cilindri Agco Power (ex Sisu) di ultima generazione. Per ottimizzare la risposta a tutti i regimi, il giovane finlandese da 4,4 litri ricorre a una valvola Wastegate a controllo elettronico. I 130 cavalli sulle 4,8 tonnellate dell’MF 5713 SL descrivono un rapporto peso potenza ottimale. La grande novità è però rappresentata dalla tecnologia di post trattamento.

La rinnovata sfida sull’emissioni ha ispirato il genio degli ingegneri di Beauvais che per i nuovi utility hanno concepito un inedito sistema di post trattamento. L’originale soluzione denominata “All in One” adottata sugli MF 5700 prevede il collocamento sia del catalizzatore di ossidazione diesel che dell’Scr in un unico astuccio posizionato sul lato destro sotto la cabina.

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Il sistema prevede che i gas di scarico vengano miscelati con l’AdBlue immediatamente dopo il passaggio nel catalizzatore di ossidazione diesel dove sono neutralizzati il monossido di carbonio, gli idrocarburi gassosi e il particolato. La turbolenza generata da una piastra elicoidale spinge poi la miscela verso il catalizzatore Scr (in cui vengono invece convertiti gli ossidi di azoto), montato a ridosso del Doc nello stesso cilindro di contenimento.

Questa tecnologia, inedita per il mercato dei trattori, ha permesso agli ingegneri Massey Ferguson di non rivoluzionare le linee del cofano della precedente gamma a salvaguardia dell’eccezionale visibilità del muso ribassato. Tale sistema sviluppato da Massey Ferguson è unico nel suo genere e al momento non è disponibile sui cugini Fendt e Valtra.

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