Quattro punti, ognuno a suo modo fondamentale per lo sviluppo responsabile e proficuo delle imprese dei contoterzisti, una categoria che sta contribuendo in modo fondamentale alla crescita del settore agricolo italiano: Uncai scende in campo con i suoi storici cavalli di battaglia, portandoli direttamente sulla scrivania del Masaf, il Ministero politiche agricole alimentari e forestali.

I rappresentanti della sigla dei contoterzisti – il presidente Aproniano Tassinari, il vicepresidente Clevio Demicheli e il coordinatore Fabrizio Canesi -, durante l’incontro con il responsabile della Segreteria Tecnica del Masaf, Sergio Marchi, hanno di nuovo puntato i riflettori sulla formazione agromeccanica, sull’albo di categoria (istituito in alcune regioni ma non ancora a livello nazionale), le misure per la categoria contenute nel Pnrr e il nodo del carburante agricolo, ancora al centro del dibattito dopo l’aumento vertiginoso dei costi registrato nel 2022.

Anche se quello al Masaf “è stato un incontro di lavoro fruttuoso” (Tassinari), resta ancora molto da fare per i contoterzisti che, con i loro servizi agromeccanici professionali, restano fondamentali per superare i limiti strutturali delle aziende agricole italiane, per lo più di modeste dimensioni e non in grado di acquistare molte macchine, in particolare quelle per la raccolta dei prodotti e per le lavorazioni di precisione.

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“I punti di contatto ci sono, ora si tratta di lavorare di concerto con gli uffici del Ministero su alcuni progetti che ci hanno visti in piena sintonia. Non solo sarà portata avanti la certificazione degli agromeccanici professionali, avviata da Uncai nella scorsa legislatura, abbiamo anche riscontrato pieno allineamento sul tema della formazione agromeccanica, assai carente in Italia dopo l’abrogazione negli istituti di agraria dell’insegnamento della meccanica agricola. Sul tavolo ci sono diverse proposte che, ne siamo certi, entusiasmeranno i ragazzi e gli imprenditori spesso alla disperata ricerca di operatori che sappiano utilizzare macchine sempre più complesse e integrate con i software aziendali”, aggiunge il presidente Uncai.

“Il Masaf era perfettamente a conoscenza degli appelli di Uncai affinché i bandi del Pnrr legati alla meccanizzazione tengano conto degli agromeccanici e del tipo di mezzi agricoli necessari a un’agricoltura efficiente ed efficace, oltre che rispettosa dell’ambiente, e ha detto di volerne tenere conto. Una soddisfazione per Uncai che, almeno all’inizio, era sola nel chiederlo”, afferma il vice presidente Uncai Clevio Demicheli.

L’ultimo tema affrontato è stato quello del carburante agricolo e il credito di imposta del 20% introdotto un anno fa per sopperire ai rincari dei prezzi dei prodotti petroliferi: “Sempre grazie alle nostre martellanti richieste, gli agromeccanici sono rientrati nel provvedimento, purtroppo però all’ultimo momento, e solo per l’ultimo trimestre del 2022 e per il primo del 2023. Ma se dovesse essere confermato il beneficio anche in seguito, i contoterzisti ci saranno, e sarà sempre solo grazie a Uncai”, conclude il coordinatore nazionale Fabrizio Canesi.

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